martedì 24 dicembre 2013

Buona Natale


Nel 2011 il mio augurio era "che l'amore ci colga!" Molti di noi, io compresa, abbiamo avuto un anno difficile e per questo si potrebbe pensare che....... l'amore , in questi due ultimi anni, non ci abbia colto per niente. . Però se riflettiamo su quanto siamo riusciti a fare, risolvere, cambiare, finire, eccetera, sicuramente ci accorgeremmo quanto, sotto sotto, l'amore alla vita ci abbia accompagnato. Ecco il mio augurio per tutti quest'anno è :
che la consapevolezza dell'amore che la vita stessa porta in se , diventi  anche una consapevolezza mentale quotidiana.
BUON 2014

domenica 15 dicembre 2013

Frutti deiscenti a confronto: Trachelospermun j. e Nerium o.

Ho raccolto dei frutti di Trachelospermum jasminoides della famiglia delle Apocynacea: che noi conosciamo come Gelsomino falso. Questo frutto  a due follicoli, mi ricorda quello della Periploca greaca sempre della famiglia delle Apocynaceae, specie che ho scoperto esistere qua e là sul ns lago. La prima volta che l'ho studiata l'avevo trovata alla http://www.oasisanfrancescodelgarda.it/, anzi Bernadette me l'aveva mostrata per i suoi fiori particolari. Naturalmente ho fatto uno sketch veloce del frutto e poi l'ho messo in acqua in attesa di vedere come si apre. L'apertura del follicolo avviene attraverso la spaccatura di una linea interna: una piccola membrana legnosa divide il follicolo e su ognuna delle due pareti si possono osservare dei semi marroni muniti di pappo. Essi sono disposti con la punta all'insù ed il pappo in giù, disposti ad incastro uno nello spazio tra gli altri due collocati davanti. Nell'osservazione mi è tornato alla mente la prima radiografia panoramica dell'arcata dentaria di mio figlio: i denti sottostanti  la gengiva, sembravano  incastrati negli spazi tra due denti esterni, come pesciolini che spingevano per uscire dalla gengiva. La stessa dinamica sembra regnare in questo follicolo.
Mi sono chiesta a questo punto se alla nascita dei semi, il pappo è già presente o se fuoriesce da essi attraverso la maturazione.

Ho ricercato un frutto che al tatto non si sentisse la forma interna dei frutti, diciamo un follicolo acerbo e aprendolo, ho scoperto che i pappi erano presenti e il seme ancora verde 
Riflettendo sul frutto secco deiscente definito anche pericarpo, mi sono ricordata del frutto dell'Oleandro, che da noi è abbondantemente di casa. Pur appartenendo alla stessa famiglia delle Apocynaceae, il suo frutto è composto di un unico follicolo. Allora la domanda è : frutti a 2 follicoli sono uguali internamente a quelli a  follicolo unico? La risposta è :
  •  non è presente la membrana legnosa di suddivisione interna
  • i semi sono disposti come quelli dello Tracheleospermum, ma nell'insieme si presentano ammassati perchè molto più numerosi 
  • i semi sono molto più piccoli, la peluria ricopre anche il seme che è molto inconsistente, morbido , si spezza facilmente tra le unghie.



Da questo studio devo dedurre che all'interno della stessa famiglia botanica le specie possono avere frutti simili ( in questo caso nel pericarpo), ma diversificati  per la presenta di 1 o 2 follicoli. Bisogna anche evidenziare che il frutto dell'Oleandro è legnoso mentre quell'altro non diventa così duro.
Secondo me la caratteristica del pericarpo singolo o doppio dipende dai carpelli ( Organo femminile del fiore che forma la parte basale del pistillo in cui sono contenuti gli ovuli) che dovrebbero essere  2, saldati o non saldati. Ma devo andare controllare.

venerdì 6 dicembre 2013

NESPOLO COMUNE -Mespilus germanico



Circa un mese fa, durante una delle mie camminate, avevo visto ai bordi di un giardino un cespuglio con dei bellissimi frutti assomiglianti a delle nespole. Mi guardai attorno per chiederne  informazioni ma, come al solito nessuno era nei paraggi. Talmente bello ed armonioso, che era un peccato non capire esattamente di cosa si trattasse. Rimasto in sospeso nel mio archivio mentale, è ricomparso per essere chiarito. Ritornata sul luogo ho scoperto che era stato fatto il raccolto. Mannaggia!!! mi toccherà metterlo nel calendario stagionale dell'anno prossimo. Ma......... in mezzo alle foglie un frutto penzolava nascosto in attesa di ..........una curiosa passante che sarei poi io. Quindi che fare se non raccoglierlo e ringraziare per avermi aspettato? detto fatto eccolo sul mio tavolo. Uno sketch veloce e poi cerco di capire di che si tratta.  La mia sensazione che sia  un nespolo è esatta ma le nespole sono arancioni e contengono 4 semi grossi lucidi collocati in poca polpa ed il frutto é sferico . Mentre questo, foglie molto più piccole, ha la forma di una piccola pera ed i semi all'interno sono piatti. Aprendolo assomiglia ad una pera con una polpa molto zuccherina che cambia subito colore. Quindi dopo ricerche sono giunta a capire che le nespole gialle sono i frutti dell'Eriobotriya japonica   mentre quello che ho raccolto corrisponde a Mespilus germanico.




domenica 1 dicembre 2013

Quando il canto rivela l' "INSIDE"

         
           Prima domenica d'Avvento, invece della corona con le candele, quest'anno  la voce del cuore!!!

sabato 30 novembre 2013

Frutti di Glicine ed altro


Oggi sono uscita in bicicletta.  Ho notato una siepe di Glicine in un vialetto, dalla quale pendevano i frutti, che a me piacciono molto per il loro colore vellutato. Quelli di questa siepe, contrariamente al solito, hanno dei piccioli lunghissimi. Mi sono apparsi ideali per un addobbo natalizio visto che essendo piccoli con un solo seme all'interno, sono assomiglianti a gocce. Perchè non raccoglierli? Ecco fatto. Poi sempre lì vicino so che ci sono dei Ginko Biloba e sono andata a controllare: quale sorpresa un tappeto di frutti!  Piano, piano il cestino della bici si è riempito, come vedete dalla foto. Praticamente ho fatto diverse soste. Notate le foglie di  vite del Canada trilobata (che ormai tengo sotto stretto controllo) Quando sono arrivata a casa, avendo una mano occupata dalla spesa, ho dovuto organizzarmi. Ho quindi radunato tutto sulla mia mano sinistra e da solo si e composto questo mazzo che, appoggiato sul tavolo, ha mostrato tutto la sua magnificenza. Lo trovo armonioso. Altro che addobbo natalizio! Più bello di così!........... Peccato che i frutti del Ginko non possono essere appesi per la loro fragilità. Ho legato  ciò che era possibile ed ecco una piccola composizione
                                             
                                        Un po rustica ma è così che mi piace : nature!!!!
Certo che quando era sul tavolo, sarebbe stato ideale per una composizione di arte botanica!!!
                       Non si sa mai !!! presa da un attacco di............ creatività. potrei anche farlo.

giovedì 28 novembre 2013

Vite del Canada - work in progress 4


Il verde che ho scelto per questo lavoro è composto da verde di  Hooker e Terra d'ombra bruciata. Mentre lo usavo ho notato che le terra d'ombra sposta l'Hooker verso i margini. Mi sono ricordata che la mia amica Rita Vaselli mi ha spiegato durante uno delle nostre conversazioni sul colore (lei usando acquerelli molto acquosi, li conosce profondamente) che se fai cadere una goccia di giallo su un fondo rosso bagnato, il giallo sposta il rosso. Ecco qui avviene la stessa cosa : sul verde la terra domina spostandolo via. Quindi bisogna mescolarlo bene in continuazione. Interessante !! Pure i colori hanno un "comportamento"!  .

domenica 24 novembre 2013

venerdì 22 novembre 2013

Vite del Canada - work in progress n. 2

Prima foglia fatta. necessita alcune rifiniture ma , tutto sommato.............va bene

mercoledì 20 novembre 2013

Vite del Canada , PARTHENOCISSUS QUINQUEFOGLIA


















Nel mio andare quotidianamente a prendere il pane , ho notato con occhi curiosi la vite americana che rigogliosamente ricade dalla cinta di una casa.  Così detto fatto, ho raccolto qualche racemo. Portato a casa, come sempre è iniziato lo studio. Grande velocità prima che cambiasse forma, ho provveduto a fare il disegno. A seguire con calma, lo studio della specie. Così scopro  che due sono le varietà in uso qui da noi: una che ha la foglia suddivisa in 5 lamine ben distinte (da qui il  nome quinquefoglia), ma esiste anche un'altra, la cui foglia è trilobata con lamine unite ( detta tricuspidata).. Fino a qui niente di strano a parte che, con occhio indagatore andando in giro ho già visto dove si trova la tricuspidata ed ho notato che ha dei colori più brillanti tendenti al rosso smart. Ma nella scheda botanica scopro che il quinquefoglie si differenzia dal Parthenocissus inserta  (che ha foglie a 5 lamine comunque), per via che i suoi viticci sono forniti di dischetti adesivi  per aderire ai muri.  Suona un campanello di allarme: la mia è ricadente da una ringhiera per cui non mi sembra abbia dischetti . Si rende necessario un sopra luogo. Da quanto ho potuto vedere con la lente di ingrandimento non pare abbia questi dischetti, anche se ho notato che il cirro alla fine non termina a punta. Purtroppo il mio piccolo microscopio ha le pile scariche e finchè non avrò provveduto, la faccenda  rimane ancora in sospeso.
Questa è la disposizione del soggetto perchè mi piaceva il grappolo, ma i colori delle foglie che dipingo sono presi da foglie singole visto che queste della foto sono troppo scure.

sabato 16 novembre 2013

Ipomea semi a confronto

Durante la gita all'Orto Botanica di Padova, ho raccolto ai piedi di un rampicante un bel seme di Ipomea alba. Quando l'ho disegnato ho considerato le differenza di grandezza con l'Ipomea che tutti gli anni coltivo sul mio terrazzo. L'Ipomea alba è grande come una noce, l'Ipomea di casa è grande come un chicco di caffè e quindi ho disegnato anche questa:

Non posso dire come fosse attaccato alla pianta il seme della I alba, perchè così superficialmente ho pensato che tanto lo avrei seminato. Però quando mi sono messa a tavolino ho cominciato a riflette, ho pensato a quella bella campanula viola e così! via sul terrazzo a raccogliere l'altro piccolo tesoro.

questo è il risultato, che detto tra noi, mi piace tanto!!!!! Piccole osservazioni, ma molto molto nutrienti!!!
intendo" pane per l'animo"!!!

martedì 12 novembre 2013

Sketch di "sconosciuti"


Mi piace andare a fare  la spesa  quotidiana a piedi perchè così posso sbirciare nei giardini delle case e trovare qualche cosa di interessante. Molte volte mi capata di sentire i profumi, e quindi seguirne la scia fino a giungere alla loro fonte. Per esempio questa pianta è molto profumata, ma non ho mai avuto tempo di soffermarmi, quando è in fiore. Ce ne sono
 molti esemplari  nei giardini di Sirmione. Non so ancora di cosa si tratta, ma visto che la proprietaria mi ha regalato qualche  rametto, ho approfittato per fare un piccolo studio. Le bacche sono molto lucide di un nero bluaceo incredibile e dentro contengono un seme duro che da un lato ha delle rugosità e dall'altro un'area liscia. Funziona a tre: vale a dire che ogni ramo termina con 3 biforcazioni, una centrale sterile e le altre 2 portano un nuovo gambo che a sua volta si dirama a 3, il centrale sterile e gli altri due portano il frutto.E' facile nel disegnare dimenticarsi di questa costante per cui bisogna alla fine ricontrollare di non aver perso qualche cosa per strada! Comunque davvero magnifica per i contrasti di colore.Qualcuno ne conosce il nome?
Anche la piccola mela era su di un albero in un giardino. l'ho assaggiata alla fine: un po troppo acidula.
Ecco qua due nuovi soggetti. Funziona sempre così, la prima volta faccio un sketch e poi piano piano durante l'anno, osservo da vicino i soggetti. Così fin che.... mi decido a fare un bel lavoro.


mercoledì 6 novembre 2013

Diagramma Floreale - Formula Floreale - Paul-Robert Takàcs

Copyright Paul -Robert Takacs
 In un post precedente avevo già accennato a questi lavori fatti su carta colorata . Sono riuscita a risalire all'autore Paul-Robert Takács che mi ha autorizzato alla pubblicazione. I suoi lavori mi piacciono molto soprattutto per la nitidezza e semplicità dei particolari. Ma ciò che li distingue è la presenza del DIAGRAMMA FLOREALE .
Raramente lavori botanici riportano questa particolarità scientifica. Il diagramma floreale è la rappresentazione della FORMULA FLOREALE nella quale sono riportati   in sucessione, per mezzo di numeri: simmetria floreale, numero dei sepali, numero dei petali, numero degli stami, numero dei carpelli, il tipo di ovario, il tipo di frutto. 
Le caratteristiche dei vari componenti sono spiegate da segni convenzionali riportati direttamente sul numero. Ecco un esempio di formula: *,5,5,10, 3,capsula.  Il 3, che si riferisce al numero di carpelli dovrebbe avere una linea al di sopra se trattasi di ovario infero, mentre al di sotto se trattasi di ovario supero. Purtroppo non posso disegnare le caratteristiche ma, per esempio, se un numero è dentro un cerchio significa che  le parti,  a cui il numero si riferisce, sono  conate (saldate) tra di loro e così via.
La Formula floreale è un sistema conveniente per registrare le informazioni che sono utili per l'identificazione di una pianta.
Copyright Paul -Robert Takacs
Tornando al DIAGRAMMA FLOREALE disegnato da Paul è necessario spiegare che i diagrammi sono schemi di sezioni trasversali di fiori che rappresentano i verticilli fiorali visti dall'alto. Essi  mostrano la simmetria, il numero dei sepali, petali ecc., praticamente il numero delle parti che compongono il fiore, le loro relazioni, il grado di saldatura e così via . La lettura del diagramma va dall'esterno verso l'interno.

Paul -Robert Takacs

Si potrebbe creare il Diagramma e la Formula floreale da soli, rifacendosi attentamente al metodo del sistema ed osservando coscienziosamente  il soggetto.
Ancora grazie e complimenti a Paul



Paul -Robert Takacs







Geranium cv.
dessin (encres & aquarelle) 16,5 cm large x 25,5 cm haut
encadrement ancien "dans son jus" 31,5 cm large x 40,5 cm haut peint motif bois rouge & moulures
à vendre

domenica 3 novembre 2013

Sketching in Nature


Il "Parco degli Dei" non offre solo Ulivi, c'è dell'altro!!!! Infatti verso il lago, sulla riva, prima dei canneti, si può ammirare questo magnifico albero che, secondo me, dovrebbe essere un Malus silvestris, anche se non ne sono sicura (dovrò controllarlo a primavera ). La prima volta che lo vidi mi ricordò subito "le canne di un organo". Infatti se guardate la foto sotto, potete avere la stessa impressione, anche se l'angolazione non è esattamente quella dalla quale ho fatto lo sketch, dato che il giorno, che mi sono decisa ad andarci, il sole splendeva e quindi ho dovuto cercare una posizione diversa per non averlo negli occhi. A fianco al Malus c'è un vecchio Gelso tutto sbieco, come un vero vecchietto, che con le sue fronde, mosse dal vento, spazza il terreno.
In passato, quando questo Luogo era ancora se stesso, davanti a questi alberi  si ergeva una barriera di rovi che proteggevano il canneto e quindi queste piante erano nascoste. Ora, siccome l'uomo vuole tutto perfettamente pulito ed in ordine, secondo il suo pensare, la vegetazione antistante al canneto ha subito cambiamenti che oserei dire "disastrosi". I rovi sono barriera di protezione per gli animali che vivono nel canneto. Con mia  grande soddisfazione però, in alcuni punti la "Natura selvaggia" riprende ad affermarsi, invadendo la parte vicino alla passerella di legno, avanzando sul terreno riportato dove, sempre l'uomo, ha piantato delle specie "sociali": sta tentando di invaderle!!!!


Rammento che esisteva un bellissimo raggruppamento di Topinambur che si erano insediati su una collinetta naturale del terreno, vicino a dove  ora c'è una delle entrate. Li ricordo perchè dalla mia finestra si potevano vedere e, quando fiorivano andavo a raccoglierli per metterli in un vaso in casa. Adesso al loro posto c'è un'aiuola di tageti che, scusate se lo dico, fanno davvero...pietà!!!! Mi chiedo sempre perchè gli architetti del verde non vanno mai a vedere prima cosa esiste in quel luogo, in modo da utilizzare l'esistente. All'entrata vedrei benissimo cespugli di Topinambur in abbondanza!!!! Se penso al filmato che ci spiega che le piante parlano tra di loro: chissà cosa si saranno dette quelle sopravvissute? A proposito ho già capito quale è la "Pianta madre" ve la farò vedere presto!!!
Devo riconoscere però che la parte interna del parco, quella dove sono stati piantati gli ulivi, è stata ben studiata. Gli ulivi  sono disposti in 5 cerchi come delle tribù:  una grande idea!!! Un volta era pieno di Cardi ,  un filare di Prugnuoli selvatici e diversi cespugli di rose selvatiche. Sapeste quanti cardellini in gruppi, con altri uccelli, venivano a mangiare: un vero fast food!!!!

lunedì 21 ottobre 2013

Larinioides cornutus -Ragno - studio



Ho trovato questo ragno morto sul mio terrazzo. Ammazzato da un mio intervento con insetticida. Detesto dare l'insetticida. Ma ogni tanto quando mi prende la luna storta per il troppo lavoro che mi causano, procedo. Odio intervenire nella catena alimentare !!!!! gli insetti (che qui sono abbondanti, trattandosi di zona lacustre) vengono mangiati dai ragni che quando sentono la loro puzza di pesce, calano le reti, i ragni sono mangiati dagli uccelli e dalle vespe: Avete mai aperto uno di quie nidi fatti di fango? Le cellette dove ci sono le larve sono piene di ragni "imbalsamati". Dico imbalsamati perchè  il loro aspetto è rinsecchito e poi non vanno in putrefazione, mentre questo che ho disegnato, dopo un ora che era sul tavolo ha cominciato a perdere una sostanza arancio-marrone e l'addome si è sgonfiato.  Comunque mi piaceva il disegno sulla parte superiore e così l'ho messo sotto una lente e  ...... al lavoro.  Come al solito quando son presa da
raptus creativo faccio la mia osservazione senza prima guadare una scheda descrittiva, che poi eseguo in un secondo tempo. Da un lato questo mi svela se ho fatto l'osservazione in modo corretto, dall'altro  rivela inevitabilmente gli errori.  In questo caso mi sono accorta che non ho rilevato gli occhi che, pare, siano ben 4 paia. Io non li ho proprio visti. Devo dire che non ho potuto usare il mio microscopio portatile perchè ha esaurito le batteria. Però dovevo per lo meno cercare o chiedermi degli occhi. Sono giunta alla conclusione che, essendo morto, aveva gli occhi chiusi!!!! Ah!Ah!Ah! Va bene non sono perfetta, ma solo umana!

Ragno             http://www.lucianabartolini.net/pagina_ragni-1.htm

Dimenticavo: non ho visto le filiere, che sono posto nella parte inferiore dell'addome in fondo e che servono per tessere la tela.

lunedì 14 ottobre 2013

Helianthus tuberosus - Topinambur . Studio 2° parte

Studio 




Il soggetto è molto interessante per via del giallo: creare infatti le ombre sul giallo non è facile. Per questo giallo caldo ho usato Cadmium Yellow Pale e Winsor violet per le ombre. Ho prima passato la velatura per le ombre, in modo di avere già una tridimensionalità e poi ho proseguito col giallo. Tocco finale una velatura molto diluita di Cambogia che per la sua trasparenza ha la capacità di lucidare il giallo sottostante. Premetto che i petali sono solcati da linee, per cui la prossima volta cercherò di dare il colore a linee, in modo da rendere visibile questa particolarità. Il contrasto tra la brillantezza dei petali e la rugosità della foglia richiede una certa attenzione. Il verde quindi deve essere grezzo ed opaco : ho usato Oxide of Chronium mescolato a Burnt Umber e Blue Ultramarine, mentre per il verde scuro un'aggiunta di Perylene Green DS. Per il gambo Winsor Yellow e Perylene Marrum. Si rende necessario distribuire il verde senza tirare il colore, ma tamponarlo sulla foglia. Per essere completo lo studio necessiterebbe l'aggiunta della parte interna centrale del fiore e naturalmente il tubero.Vedrò!!!!
Ora mi chiedo: dovendo poi fare il lavoro su carta bianca , andranno bene gli stessi colori, usati su carta grigia? E' tutto da verificare.

domenica 13 ottobre 2013

Helianthus tuberosus - Topinambur - Studio 1° parte


Questo fiore mi sorprende sempre !!! Mi fa riflettere sul fatto che, alla fine dell'inverno, i primi a fiorire sono i fiori gialli e quindi questo fiore giallo, che appare agli inizi dell'autunno, è per me l'apertura all 'inverno che arriva.Secondo un altro punto di vista potrebbe sembrare che la bella stagione inizia e finisce con fiori gialli, mentre per me è l'inverno che inizia e finisce col giallo!! Tutto è relativo al punto di vista!!!
 Questo sketch veloce è su carta grigia. So che penserete che è preferibile quella bianca, ma questa carta ha per me un certo fascino: prima ho provato la matita ed ora sono all'acquerello. La sperimentazione è dovuta al fatto che su FB ho visto delle bellissime tavole botaniche fatte da un francese, che non riesco più a ritrovare, eseguite su carta diciamo "da pacco" (il colore era simile). Con dei bellissimi colori. E quindi perchè non provare a fare qualche cosa di nuovo? La carta grigia risponde bene!!! E' carta da recupero, vale a dire che l'ho ricevuta da una amica. Non so bene, ma era un album pubblicitario da gettare. Lei staccò i fogli chiedendomi se mi potevano interessare. Certo che si!!! mai gettare la carta!! E poi mi viene in mente che una volta chiesi  quale era la superficie preferita dagli artisti. La risposta fu: i veri artisti sanno lavorare su tutto ciò che trovano. Quindi provare, provare e riprovare!!! 
Dimenticavo: la linea scura verticale che vedete  è dovuta all'unione delle due  distinte scansioni necessarie per creare l'immagine totale disegnata, visto che in una scansione unica non ci stava (il solito problema!)
Il mio progetto è di continuare col colore almeno per completare l'osservazione.
Scheda botanica di Actaplantarum

domenica 29 settembre 2013

Sketching in Nature

Visto i tempi così affaccendati (sto affrontando uno di quegli uragani che si incontrano nella vita), oggi mi sono presa un'oretta di sosta e, seduta sul mio balcone, ho fatto il ritratto all'olivo che mi guarda ogni volta che mi affaccio alla finestra.
Vi avevo già raccontato del parco dietro casa !.... quello che chiamo "Parco degli Dei" perchè  i vecchi olivi che sono stati piantati in cerchi che formano delle tribù, hanno, per la maggior parte, dei visi con espressioni umane.
Questo lo chiamo Pinocchio: mi ricorda il pezzo di legno da cui Geppetto costruisce Pinocchio. Ormai è già due anni che vive lì ed ha messo una bella chioma che fluttua al soffio del vento rivelando toni argentei che brillano al sole e che lo fa sembrare capriccioso.
A fianco, sempre nella stessa tribù, c'è un pirata con la bocca aperta ed i denti scassati.
Sarà il soggetto del mio prossimo sketching? forse!!!!
o disegnerò "Semiramide" che si trova nell'altra tribù (la vede nella foto del primo post)?
Ecco qui Il vecchio post dove iniziai a parlare di questi ulivi : troverete anche delle foto.

giovedì 8 agosto 2013

BOTANICA MAGNIFICA - J. M. SINGER - JACA BOOK

Facendo una ricerca di libri di arte botanica nel portale delle biblioteche del territorio bresciano, ho trovato   Botanica Magnifica, che ho prontamente ordinato, non sapendo quale sorpresa avrei ricevuto. Infatti, ricevuto l'avviso che il libro era arrivato,  mai avrei immaginato di trovare ad aspettarmi un volume così grosso e così prezioso. Le specie qui fotografate sono bellissime e curiosamente interessanti. Sebbene siano piante che, con mio grande dispiacere, sarà difficile io possa vedere dal vero, non posso non apprezzare le forme ed i colori resi così reali dall'abilità del fotografo. Anche le descrizioni botaniche sono eccellenti. Come non essere catturati dal desiderio di copiare questi fiori? Nonostante non sia permesso copiare per via del rispetto del copyright, i soggetti sarebbero una buona occasione per gli studenti di arte botanica per praticare esercizi di studio. Nei musei all'estero, si possono vedere appassionati che copiano opere d'arte famose e quindi  perchè non fare altrettanto con queste immagini? Bisogna avere l'accortezza di scrivere i riferimenti in modo di "dar a Cesare quel che è di Cesare" e specificare che si è fatto a fine didattico. Detto fra noi, non solo i principianti , ma tutti  osservando le foto, non possono non pensare :

  • ma quel colore come potrei farlo?
  • sarei capace di....
  • inizierei così .... per poi procedere così


Insomma un vero raptus creativo!!!!  Come resistere a provocazioni del genere?  Oltre tutto lo sfondo nero invita ad un incontro solitario con la pianta. Quando guardo in silenzio,  mi sembra di essere nell'habitat di notte da sola, a tu per tu con"lei": diciamo un po' alla Margaret Mee in Brasile. Visto il caldo che fa, l'ambientazione sarebbe perfetta!
Penso alla bellezza e, come sempre percepisco quanto sia importante la sua presenza nella vita dell'essere umano.  Quanto esserne consapevoli posso evitare all'uomo di decadere. Si dice che per la legge degli opposti esiste o meglio deve esserci: il bello e il brutto, il bene ed il male, il basso e l'alto, e così via. Questo concetto però confonde perchè generalmente la scelta personale si dirige verso un aspetto unico, mentre poi si possono incontrare entrambe. Comunque sia io scelgo il "bello".!!


martedì 30 luglio 2013

Lusus di Phaelenopsis


Questa piccola Phaelenopsis, cresciuta nel mio orchidario, sul terrazzo, rivela un sepalo in più. Queste anomalie si dicono Lusus dal latino che significa "scherzo". Se volete vederne altre molto interessanti. guardate qui http://www.funghiitaliani.it/index.php?showforum=349

domenica 28 luglio 2013

Identificazioni piante - eccellente sistema di "chiavi botaniche"

Per coloro interessati a classificare le piante, usando delle chiavi di classificazione semplici e veloci segnalo questo:

http://gobotany.newenglandwild.org/


domenica 7 luglio 2013