giovedì 31 luglio 2014

CYNOGLOSSUM MONTANUM - LINGUA DI CANE - SECONDA PARTE


sketch fatto sul luogo
 Quando ho fatto lo sketch, ho capito che il soggetto era da approfondire:

  • foglie alternate, che più si sale verso la cima e più si ristringono
  • rametti con infiorescenze alternate
  • sempre una brattea all'attacco
  • le infiorescenze si girano sempre da una parte penzolano (mi ricorda il Concolvo cantabriga)
  • portamento ondeggiante
  • tutta la pianta è ricoperta da foltissima peluria soffice
  • fioritura dal basso verso l'alto
  • colori dei fiori molto particolari perfino neri,
  • all'interno del fiore, al microscopio portatile, appare una corolla interna vellutata molto nera (da verificare ) 
Sul campo ho notato quanto sopra ma sentivo che c'era altro e questa volta non ho resistito a portarmi a casa un piccolo ramo con 3 frutti e così che ho potuto osservare tutte le particolarità che ho descritto nel post, prima parte




 a destra si spiega come  un lobo dell'ovario maturando, si solleva diventando da convesso a piatto e, staccato, contiene all'interno il piccolo seme

lobo contenente il seme


seme mm.2,5 x 2

Alla fine sono molto soddisfatta di questo studio. Sicuramente per fare una tavola botanica necessiterei di averlo davanti, ma ciò non toglie che ora  non ha più segreti. Anzi no: è rimasta in sospeso la doppia corolla all'interno, che purtroppo non ho potuto approfondire.  Cynoglossum al prossimo anno !!!

domenica 27 luglio 2014

CYNOGLOSSUM MONTANUM L.- LINGUA DI CANE MONTANA prima parte

Sempre sul Monte Baldo, davanti al Rifugio Graziani, ho trovato questa strana specie. Mi ha colpito per i suoi frutti la cui superficie ricoperta di peli duri, mi ricorda al tatto il velcro. Aiutata dal mio amico Giacomo che sa tutto, ho scoperto che si tratta di Cynoglossum montanum della famiglia delle Boragginaceae. Mi sembrava strana la famiglia visto che in genere i fiori  sono rosa e blue. Infatti il Cynoglossum officinalis ha i colori tipici delle boragginaceae, mentre la varietà montana. quindi questa, ha i colori  sul rosso indiano che vira al Perylene violet e Blue. Tutti molto vellutati






 All'inizio, il disco nettarifero  è leggermente rigonfio, poi sviluppa 4 piccole sfere che continuano a crescere gonfiandosi, si ricoprono di peli robusti come setole e quindi man mano che matura il foglietto superiore della sfera da convesso diventa piatto ed i peli si scuriscono.
disco nettarifero con sfere e stilo , ancora senza peli
n.b.: lo stilo, quando non è fecondato, presenta lo stigma diviso in due parti
quindi deduco 2 carpelli. Ovario a 4 lobi 



inizia a mettere i peli.

mericarpi completamente formati
n.b.: lo stilo rimane

Le piccole sfere portano all'interno un piccolo seme. Per vederlo,  ho staccato  una delle "sfere" che in realtà adesso sembra una fetta di torta. Rovesciandola  mostra un buchetto apertosi nello strapparla e, all'interno appare il piccolo seme
Ho letto sulla scheda che i peli hanno la funzione di fare attaccare il frutto al pelo degli animali  e quindi permettere la disseminazione nell'ambiente.
 Ho fatto naturalmente uno sketch ma purtroppo oggi il mio pc fa i capricci e non riesco ad aggiungere altre immagini.
Devo fare un altro post




giovedì 10 luglio 2014

Lilium martagon - MonteBaldo - Rifugio Graziani Corna Piana






Sono andata per due weekend sul Monte Baldo, esattamente a Corna Piana, a trovare la mia amica che trascorreva qualche giorno di vacanza al  Rifugio Graziani  per fotografare le marmotte.

Anche se si trova dalla parte del Baldo che non guarda il Lago di Garda,bensì la valle dell'Adige, il posto è magnifico: un vero giardino botanico al naturale.
Nel vedere questo  Giglio martagone mi sono messa subito all'opera per uno sketch veloce:

 é piccolissimo, profumato e piace molto ai caprioli che se lo mangiano lasciando i gambi nudi e crudi. Infatti ne ho visti molti ridotti miseramente e, non sapendo ancora quanto piacesse ai caprioli, mi chiedevo chi osasse raccoglierli.

Naturalmente tornata a casa ho fatto una piccola tavola botanica:


Ho scattato due foto durante il lavoro, ma arrivata al giglio vero e proprio ho avuto dubbi sul colore che avevo annotato nello sketch.
Sapendo che ci sarei tornata il sabato successivo, ho lasciato in sospeso. Quando ho verificato il colore posso dire che lo avevo annotato esattamente. Dubitavo perchè la prima volta avevo con me la scatola di acquerelli da viaggio (solo 6 colori) e nello foto mi sembrava che il colore tendesse  più al Magenta. Mentre alla seconda verifica  si è rivelato  Alzarina molto tenue, proprio come l'avevo annotato



ed ecco la tavola finita 



Spero che vi piaccia , peccato che non ho potuto studiare le parti interne del fiore. Del resto non avrei osato tagliarlo in sezioni : troppo bello!!!
Posso dire dalle note prese durante l'osservazione che :
  • Foglie da monocotiledone con nervature che partono parallelamente dalla base della foglia 
  • foglie cauline alternate e quelle successive verso il basso, sono alternate a gruppi di 3 fino a diventare di  6. Danno la sensazione di essere verticillate
  • 6 tepali (sepali mancanti)
  • 6 stami più lunghi dell'ovario (quindi il  polline può cadere nell'ovario?)
  • Stilo formato da 3 carpelli connati
  • deduco che l'ovario sia supero
Mi riservo però di andare a controllare sul Pignatti.
Il secondo weekend ho  conosciuto una nuova pianta che non sono ancora riuscita ad identificare, che produce dei frutti particolari 
Vi racconterò.......

mercoledì 2 luglio 2014

Malva sylvestris - pianta medicinale della famiglia delle Malvaceae - work in progress - terza parte

Studiare e disegnare le parti ipogee di una pianta significa sempre sradicarla. Sicuramente non è ammazzarla, ma quando l'ho vista rimessa nella terra, rimanere moscia per due giorni, mi sono detta "addio esemplare da ritrarre!". Invece si è ripresa. C'è da dire che è una pianta  veramente strana. Ogni tanto non si sa per quale motivo, sembra essere sofferente e  poi la rivedi baldanzosa esplodere in una fioritura di gruppo. Insomma adesso che vive sul mio terrazzo posso affermare: un tipo fuori dal comune!!!.  Questa fase è stata all'inizio per cui avevo veramente timore di perderla e non averla più sottochio. La scheda botanica descrive un radice a fittone: il che sta a significare :
dove la radice principale cresce in continuazione penetrando il terreno in profondità raggiungendo fino a 10 volte la misura della parte epigea della pianta http://www.actaplantarum

Si, questa come fittone lascia a desiderare visto la parte a destra !!!

Nella foto è appesa in bilico alla belle meglio, in realtà disposta bene in piano appariva più espansa come nel disegno.
A seguire ho disegnato il fiore dal dietro ingrandito per mostrare che la Malva ha un calicetto formato da 3
piccole brattee ed  un calice  normale di 5 sepali.



Ho tagliato  a metà il fiore  ( non vi dico la fatica e quanti fiori ho distrutto ) Ho osservato al microscopio il gineceo (parte femminile del fiore formata dalla stilo, carpelli ovario),  formato da 2 carpelli saldati, visto l'ovario supero e fatto il disegno ingrandito.
Ultimo il frutto  che è un poliacheno circolare che contiene dei piccoli dischetti detti mericarpi


Siccome la tavola era un po sbilanciata, ho aggiunto un bocciolo per renderla più equilibrata.
La tavola è finita, ma sull'originale non ho ancora scritto i riferimenti perchè mi piacerebbe aggiungere
il diagramma floreale. Che naturalmente necessita studio!