lunedì 20 giugno 2011

Orchis morio L.= Anacamptis morio (L) R.M.Vateman, Pridgeon & M.W.Chase

Acquerello su carta cm 45.5 x 56.5


Ho disegnato l'Orchis morio nei suoi vari colori. Quella violetta è la più comune, mentre la bianca è la più rara (ne ho vista solo una)I tre esemplari sopra sono a grandezza naturale, mentre i rizotuberi, l'insetto ed il fiore sono ingrandimenti, come riportato dai valori indicati a fianco. La morio è la seconda a fiorire, dopo la Ophrys sphegodes. E' stata la prima orchidea che incontrai quando iniziai a studiarle.
Queste foto sono state da me scattate durante questi tre anni sulle Colline Moreniche del Garda e sono la documentazione dei miei studi.
Vi chiederete perchè in alto siano riportati diversi nomi. C'e stata una riclassificazione del genere orchis, dovuta a studi recentissimi effettuati da esperti a livello europeo. Pubblicherò quanto prima la documentazione.



venerdì 17 giugno 2011

Anacamptys pyramidalis (L.) Rich.

Acquarello su carta cm 46 x 56

Questo mio lavoro ha fatto parte delle quattro opere che ho esposto alla Mostra Botalia 2010 a Lucca, per le quali ho ricevuto il riconoscimento Bronzo. Il progetto da me presentato, riguarda le Orchidee selvatiche della costa bresciana (occidentale) del Lago di Garda. Da tre anni studio le varie specie presenti sul territorio e poi le disegno.
Finalmente ho trovato un professionista che riproduce le immagini dei miei lavori perfette nei colori. Precedentemente le scansioni di immagini grandi venivano fatte velocemente senza una lavoro di postproduzione
che rispettasse i colori esatti dei disegni. Grazie alla professionalità di Roberto Bellini d del suo Studio Fotografico, ho risolto il mio problema.
Pubblicherò gli altri tre lavori nei prossimi giorni. Spero vi piacciano!!!!

sabato 11 giugno 2011

Beatrix Potter: Botanical Illustrations - Victoria and Albert Museum - LONDRA

 14 Giugno – 11 Dicembre 2011 a Londra , al Victoria and Albert Museum saranno esposti in mostra i lavori di Beatrix Potter famosa autrice a illustratrice di libri per bambini. La Potter condivise col gruppo dei Preraffaeliti, la passione per la riproduzione fedele di soggetti botanici dal vero, inserendoli in contesti  diversi.  Infatti usò tantissimo i fiori per illustrare le sue storie-favole per bambini, i cui protagonisti sono sempre animali. Famosa la serie di The Tale of Peter Rabbit ( Le storie di Peter, il coniglio). Pur trattandosi di illustrazioni per bambini, la Potter ha sempre prodotto lavori molto fedeli all'aspetto botanico delle specie. Il che comporta uno studio scientifico approfondito. La sua bravura consiste anche nell'essere riuscita a trasformare tutto ciò da una possibile fredda descrizione ad un delicata gioiosa esposizione in un susseguirsi di vicende affascinanti. La sua consapevolezza dell'innocenza dell'infanzia e la bellezza della natura, ha creato favole non solo per bambini ma anche per quegli adulti che sono attratti dall' irreale della favola ambientata nella realtà dei disegni della flora e della fauna che l'illustrano.
per ulteriori approfondimenti
http://www.vam.ac.uk/content/articles/b/beatrix-potter-the-art-of-illustrating

giovedì 2 giugno 2011

fiori d'artista /2 - Museo Nazionale di Villa Pisani STRA (Ve) -Maria Rite Stirpe dal 2 al 20 giugno

"ARS BOTANICA"
La pittrice botanica Maria Rita Stirpe espone i suoi dipinti dal 2 al 20 giugno presso il Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra (Ve). Una cinquantina di opere ad acquerello e gouache su carte preziose e pergamene.
Per informazioni tel 049 9800590 oppure
http://www.mariaritastirpe.it

Ophrys apifera Hudson1762 - sketch

Le Ophris sono il genere di orchidea più interessanti  e vario. Il labello si differenzia in maniera notevole, assumendo un aspetto assai diverso tra le varie specie. Ciò è dovuto alla riproduzione allogama (fecondazione di un fiore avvenuta grazie al polline di un altro fiore) tipica di tutte le Ophrys con l'unica eccezione dell' O. apifera che è autogama ( autofecondazione, utilizzando polline proveniente dallo stesso fiore). L'apparato ipogeo è costituito da due rizotuberi ovoidali.
Il nome dell'O. apifera deriva dal termine latino apis (ape)e ferre (portare), per la forma del fiore che simula l'aspetto di un'ape.
Altezza media 25 cm , fusto robusto con 4/5 foglie basali ovato-lanceolate, foglie cauline superiori ridotte, infiorescenza lassa con pochi fiori da 3 a12 (generalmente sono al massimo 5, qui nelle ns zone), bratte lanceolate più lunghe dell'ovario, sepali ovati bianche o rosa chiaro con nervatura centrale verde, patenti e rivolti all'indietro, petali vellutati verdi molto piccoli , labello vellutato trilobo, lobo mediano emisferico bruno rossiccio di forma variabile con apice  giallo verde rivolto all'indietro , lobi laterali pubescenti all'esterno gibbosi e a forma di cono.

Come detto prima, essendo autogama, è possibile osservare le masse polliniche fuori dall'antera.
Durante le mie osservazioni ho notato che la macula del labello mediano non è mai uguale: nelle immagini del slide ne ho riportato una completamente diversa che puo indurre a pensare ad una variante. Secondo l'esperto Giacomino, è solo una variazione della macula. L'O. apifera è la mia preferita perchè ha la personalità di un piccolo Jolly, sorride e fa l'occhiolino.
studio