mercoledì 30 gennaio 2013

Kickxia elatine (L.) Dumort.


Mettendo un po di ordine tra i miei appunti botanici, ho ritrovato i disegni e la registrazione dei colori della Kickxia. Nel 2009, aiutai Bernadette a fare i rilevamenti botanici all' OASI SAN FRANCESCO di Desenzano, non poco distante da casa, e rimasi affascinata da questa specie che vive nella fascia arida del terreno, prima di inoltrarsi verso la zona umida ed il canneto. La chiamai "la pianta dei topolini" perchè i suoi piccoli fiori mi ricordano dei piccoli topolini meccanici, quelli con sotto le rotelle che si caricano con una chiavetta, ricordo dei tempi passati quando i nostri  giochi erano ancora meccanici.
Per capire le particolarità di questa pianta, potete guardare questa scheda e le foto. Attenzione però vista così non dice granchè, ma allontanando la vegetazione nella quale si insinua e si cela timidamente, appare una sorpresa: dal piccolo fusto centrale che esce dal terreno, si dirama una cascata di  rami  filiformi, lassi, pieni di piccole foglioline. vedrete che bella.!!!!


sabato 26 gennaio 2013

Che succede???

Stasera guardando con calma il mio caro blog, ho trovato dei messaggi lasciati da voi amici, che, pur essendo stati scritti a dicembre, non erano ancora apparsi nell'archivio. Non so cosa sia successo? D'accordo che in questi ultimi tempi non ho pubblicato molto, però un'occhiata la davo abbastanza spesso!!  Mistero!!! A volte comunque penso di non essere ancora molto esperta nel gestire il blog. Con questi sistemi non ti puoi incantare un attimo che già sono state inserite novità di procedura o altro, che richiedono un cambio di automatismi. Praticamente non c'è pericolo che il cervello invecchi. Tranquilli!!!   Comunque sono ancora in tempo a scusarmi  per il ritardo con cui vi ringrazio. Ultimamente sono stata indaffarata : ho lavorato sodo!! Ho preparato dei lavori a graphite ed il ritratto dell'equisetum t. ad inchiostro. Certo non poteva che essere così!!!  Presto vi racconterò i dettagli; però vi dico subito che ......sono proprio contenta del mio lavoro!!!!

domenica 13 gennaio 2013

Cotone d'inverno

Il cotone in inverno apre i suoi frutti ed offre la fibra. Anche se la foto non è proprio bella, mostra i vari stadi dell'apertura e perfino un frutto ancora chiuso. Bisogna che mi ricordi di raccoglierli perchè se si conservano così come sono, sarebbero del buonissimo materiale di studio. Un giorno mi deciderò a fare una tavola con la successione di tutte le sue fasi.

mercoledì 9 gennaio 2013

ALL'OMBRA DELLE FARFALLE di Francesca Marzotto Caotorta




Il titolo non sembra essere in completa sintonia con l'argomento. Ci si aspetterebbe infatti che, occupandosi di flora e tradizioni, ne riportasse un accenno, una liaison.
In realtà nel leggere il libro, si comprende la sua specificità: 
come le farfalle col battito delle loro ali, attirano  la nostra attenzione e, posandosi qua e là, ci invitano ad osservare il soggetto su cui si posano (quasi fossero una freccia indicante), così l'autrice ci conduce qua e là, nel giardino della vita, nella storia, nelle scienze. Col suo raccontare leggiadro nutre la nostra consapevolezza del bello, dell'armonioso, del sensibile.
La scrittrice lo definisce un carnet di viaggio pieno di accadimenti e riflessioni.
Sì, sono d'accordo con lei: 
un carnet riempito di tutto un po', non alla rinfusa, bensì seguendo il battito delle ali del cuore, per nutrire anche l'aspetto positivo ed estetico che ci dona la vita.
Un grazie a Marta che me lo ha suggerito.

venerdì 4 gennaio 2013

Equisetum. La difficoltà nella sua classificazione

I post precedenti riguardanti l'Equisetum  arvense, portano un errore nella classificazione: infatti trattasi non di arvense, bensì  di EQUISETUM TELMATEIA.
Come sono giunta a questo mio errore di classificazione? 
Parlando con  Mary,  mia cara amica che si occupa di piante officinali, come potete vedere in http://www.lessenzanelbosco.it/ita/home
ho appreso che per l'esatta classificazione di questa specie, è necessario contare i denti che costituiscono la guaina presente sugli internodi della fronda fertile ( che sarebbe quella primaverile che porta le spore):
 E.arvense porta da 8 a 10 denti, ma  E. telemateia da 10 a 20.
Inoltre il fusto di quest'ultimo è bianco, mentre nell'arvense è verde.
Quindi l'Equisetum da me trovato e studiato, non è l'arvense, ma il telmateia.
Nelle foto si nota benissimo il fusto bianco e i denti numerosi.
Per tutte queste precisazioni devo ringraziare un vero Botanico, che molto gentilmente mi ha aiutato.
Della serie non si ha mai finito di imparare!!!!!
per mia fortuna!!!!
Struttura geometrica della specie, disegnata soprattutto per la prospettiva .