Visualizzazione post con etichetta Libri. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Libri. Mostra tutti i post

sabato 7 luglio 2018

L'invenzione della Natura - Alexander Von Humboldt


Avreste mai pensato che già verso la fine del 1700 la biodiversità della terra fosse in pericolo?
Che uomini di scienza, durante le spedizioni alla scoperta di terre sconosciute, 
rilevassero già allora il danno operato dall'uomo coloniale?
Nonostante le scienze fossero suddivise in specifici settori, il viaggiatore si trovava ad osservare un’UNITA' armoniosa che funzionava perfettamente perché la varietà dei suoi soggetti,  pur utilizzando le differenti caratteristiche di base, risolveva  i problemi di sopravvivenza del “sistema natura” in maniera SOSTENIBILE.
Alexander Von Humboldt, amico di Goethe, fu il primo a considerare la terra come un UNICO ORGANISMO vivente e in questo libro  “L’invenzione della Natura” si racconta  di come sia giunto a questa felice conclusione.
Durante il suo viaggiare scientifico in tutte le direzioni del globo raccolse un’infinità di dati e promosse le sue idee presso tutti gli studiosi del tempo.
Come un direttore d’orchestra dirigeva il progresso scientifico riguardante la NATURA.
Scienziato nell'anima, abile comunicatore, mentore di  giovani studiosi , cartografo e disegnatore speciale portò a nuova vita il mondo scientifico, lo alimentò col suo flusso incessante di idee, di curiosità, di nuove esplorazioni  per confrontare i dati  raccolti in  ogni parte della terra.
Se oggi fosse in vita sarebbe ancora protagonista.

Riflettendo:
non puoi dedicarti a disegnare la NATURA senza conoscere cosa ci ha portato fin qui nella forma  mondo attuale, non si può non essere ispirati dai grandi uomini di scienza.

Come dico sempre, il disegno botanico è poliedrico!
 Non solo disegno ma porta con sé molto, molto di più …..a noi la scelta di cosa:
 botanica? entomologia? storia?  geografia? biologia?geologia ? meteorologia ? etnografia,……




sabato 3 dicembre 2016

BIODIVERSI di Stefano Mancuso e Carlo Petrini

Questo libro non è un racconto ma un dialogo tra due amici che pur venendo da ambiti diversi, Mancuso dalla biologia e Petrini ideatore, promotore di importanti movimenti ed associazioni, si confrontano su due temi  importanti quali:
  • difesa della DIVERSITA'  (in Naura e nel gusto del cibo)
  • il TEMPO ( qualità e percezione )
La diversità non riguarda solo la biodiversita delle specie arboree ma e soprattutto quella dell'organizzazione dei sistemi di vita della natura. Mancuso afferma che l'uomo realizza la sua attività con una impostazione gerarchica verticale ispirandosi al suo corpo fisico che è comandato dal cervello, Gli organismi vegetali  che sono costituiti da una serie di moduli che si ripetono, non hanno un'organizzazione centralizzata come noi, per cui possono in determinate condizioni sopravvivere  autonomamente agli eventi più come una colonia di insetti che come un individuo singolo.
Petrini dal canto suo, racconta che dopo essersi reso conto che un movimento che si struttura con logiche identiche a quelle del corpo umano  comincia a morire proprio in quel momento e che  invece  se sviluppa possibilità diverse su ogni territorio, ogni singolo gruppo potrà vivere secondo la propria creatività, il che lo rende vivo ed attuante. Ecco della sua scelta di una struttura orrizzontale a moduli che possono vivere e sopravvivere autonomamente.

Il tempo esaminato con occhi nuovi porta a delle considerazioni particolari.  Avete mai osservato come noi umani, che abbiamo tempi veloci, consideriamo ciò che ha un tempo più lento del nostro? ciò che ha un tempo lento ci sembra immobile, quasi senza vita. Solo oggi con le riprese  time lapse possiamo gustarci la vita delle piante, osservandone il  nascere, il fiorire, eccetera. Accellerare i loro movimenti ci permette di vederli ed aprezzare la loro vita  che non è assolutamente statica. Slow food già nel nome ci spiega la qualità del movimento e la sua creatività.

Tanti sono gli spunti di riflessione che giungono al lettore che,  non potendo intervenire direttamente, dice la sua a se stesso e con grande onestà può cogliere l'occasione per andare verso il nuovo.
DA LEGGERE



martedì 23 febbraio 2016

Dove fioriscono i limoni. L'Italia di Goethe dopo 200 anni - RADIO 3






Stefano Mancuso, di cui seguo l'interessante attività, racconta in questa trasmissione come Goethe nel suo viaggio in Italia, sperimentò dal vero ciò che aveva fino ad allora studiato solo nella teoria o dagli erbari del suo tempo.  Come egli elaborò la sua teoria della pianta originaria "URPFLANZE". Come dalle sue osservazioni, dedusse che il corpo delle piante è costituito da moduli reiterati e non da singoli organi perchè soggetta a predazione. La pianta è più simile ad una colonia di insetti più che ad un corpo singolo in modo da continuare a vivere in caso di attacco a qualche sua parte. Ad esempio se mettiamo una foglia di pianta grassa o un rametto nel terreno, dopo un po' nasce una nuova pianta. Cosa che non avviene se piantiamo un piede o un orecchio di animale nel terreno. Quindi ogni parte della pianta è completa. Mancuso afferma quanto sia stata di grande ispirazione l'opera di Goethe e come da essa siano partiti gli esperimenti sull'intelligenza di sciame presente nel comportamento delle piante. Qui a fianco troverete la registrazione della trasmissione che vi invito ad ascoltare al fine di comprendere quanto stiamo scoprendo di nuovo sulle piante e quanto sia necessario rivedere le nostre convinzioni sulla vita della natura.


http://www.radio3.rai.it//dl/portaleRadio/media/ContentItem-6191c536-64ba-42f9-b533-
48e0aa8114c0.html


Libro da leggere: La metamorfosi delle piante

sabato 5 dicembre 2015

UOMINI CHE AMANO LE PIANTE di Stefano Mancuso.

Ho una ricaduta di influenza e sono senza voce ed allora che fare?Essendo obbligata a starmene tranquilla al caldo, ho approfittato per vedere sul web filmati interessanti riguardanti la natura, ma principalmente mi sono dedicata alla lettura. Il  libro che mi ha tenuto compagnia è: UOMINI CHE AMANO LE PIANTE  di Stefano Mancuso che racconta la vita di uomini famosi per la  loro attività botanica. Uomini che hanno fatto la differenza spinti dalla loro curiosità in tempi così difficili, quando la conoscenza era ancora in fase embrionale. Vi ricordate quando vi parlai di CACCIATORI DI PIANTE di Gribbin ? del fascino di questi viaggiatori  che percorrevano il globo in lungo ed in largo? Si, proprio così anche qui si racconta di loro: alcuni nuovi personaggi soprattutto italiani. Così incontriamo:
 ODOARDO BECCARI che scopre l'Amorphophallus titanum

MARCELLO MALPIGHI il cui progetto di stabilire la funzione degli organi animali attraverso lo studio delle piante, rappresenta un'idea cardine  nella biologia moderna. La sua proposta di utilizzare dei sistemi più semplici per acquisire conoscenze valide anche per i sistemi più complessi, si basava sul concetto che esiste una continuità nella costruzione degli esseri viventi.

NICOLAJ IVANOVICH VAVILOV che fu il primo a raccogliere semi di 200.000 species che vennero custodite come oro anche in tempi di fame e tuttora esistenti. Pensate a quanto lungimirante è stato e quanto incopreso: l'hanno rinchiuso e lasciato morire.

CHARLES HARRISON BLACKLEY  che, soffrendo di allergie, dedicò la sua vita alla ricerca della causa finchè giunse alla scoperta dei pollini.Niente di eccezionale penserete, ma quello che colpisce di lui è che fu la cavia di tutti i suoi esperimenti anche a rischio di shock anafillatico ed è molto istruttivo il sitema emprico che usò per i suoi studi.

Un libro questo che non può mancare nella nostra preparazione di disegnatori botanici.
Stefano Mncuso biologo, molto interessante, Di lui mi piace il punto di vista  che lo spinge ad indagare il mondo botanico con l'occhio e la domanda del bambino e non dell'uomo di scienza.
Recentemente l'ho ascoltato esporre e documentare i suoi studi ad una conferenza a Milano all'Orto Botanico di  Brera e debbo dire che mi è piaciuta la sua semplicità e capacità informativa. 


lunedì 23 novembre 2015

"STUDIO APERTO" HA APERTO


"STUDIO APERTO"  ha aperto la sua porta giovedì e venerdì scorso ed ha accolto con gioia gli appassionati di disegno botanico. Il giovedì si è lavorato tutti insieme fino alle 19,30, oltre l'orario previsto, perchè il desiderio di tutti era finire il proprio disegno. Lasciarlo in sospeso era come non poter raccogliere il frutto del proprio lavoro.
Come si vede dalle epressioni di alcune partecipanti quando guardano il risultato finale, quasi quasi non credono ai loro occhi e soddisfatte riconoscono la loro capacità e l'apertura al nuovo, a provare senza paura.





Il tempo è volato: solo una sosta per un tea, un dolcetto, quattro chicchiere e la magia dello stare insieme ha dato grandi frutti. Nuove amicizie, scambi e sorrisi hanno reso ancor più accogliente lo studio quando il buio si è affacciato alla finesstra.

l'angolo dei libri :
 disegno botanico, botanica,  personaggi, sketching


GRAZIE 
A COLORO CHE SONO VENUTI
CHE
HANNO APPREZZATO 
LA CALMA, LA TRANQUILLITA' 
E
L'OSPITALITA'.
VI ASPETTO!

giovedì 6 agosto 2015

APPUNTI SULLA NATURA DI UNA di una Signora Inglese del primo Novecento.

Ricevuto in prestito da una mia cara amica, ho apprezzato con gioia questo libro scritto in tempi in cui la vita forse era tranquilla.
Un invito ad affascinarsi e desiderare un'immersione completa nel silenzio dei campi, per stare soli con se stessi ad ascoltare il proprio respiro e il battito del proprio cuore.




Non sono d'accordo con  le ultime due righe, ma il resto è sulle mie corde.

mercoledì 24 giugno 2015

IL GIARDINO E' APERTO - BIBLIOTECA NAZIONALE BRAIDENSE - MILANO


Venerdì scorso ero in visita al Giardino Botanico di Milano. ci vado spesso per vedere le varie fioriture, oltre al fatto che è un'orto tenuto  bene ed i giardinieri sono disponibili a rispondere a domande su specie varie.
All'entrata del Palazzo di Brera, dove si entra sia per il museo che per l'Accademia, ho trovato la locandina che indicava questa mostra  bibliografica sulla storia dei giardini dal ''400 ad oggi.
Come non entrare a guardare?



Affascinanti libri  che raccontano come è cambiata attraverso gli anni l' ideazione e realizzazione dei giardini in tutta Europa.
Vi propongo qualche immagine per invitarvi ad andare a vedere






Libri stampati e poi colorati a mano.




domenica 30 novembre 2014

Quel che una pianta sa - Daniel Chamovitz


Questo libro va letto lentamente facendosi trasportare nel labirinto dei ragionamenti che i botanici e biologi costruiscono con le loro domande per giungere a capire lo schema che sta dietro ai comportamenti delle piante. Non c'è dubbio che la curiosità è alla base del conoscere e quella degli studiosi è veramente stupefacente! Del tipo:

  • come fa una pianta a sapere che è primavera e quindi fiorire?
  • come fa a girarsi sempre verso la luce? 
  • come fa a far crescere le radici verso il basso quando è sempre in movimento verso la luce?
  • e molto ancora.
Esperimenti ed acute osservazioni portano alle spiegazioni scientifiche che, diciamolo, escludono l'assomiglianza all' umano che a volte noi vogliamo attribuire alle ns piante di casa. Ciò non toglie comunque che io possa  dire al mio Limone che sta sul terrazzo: quanto sei bello! e pensi che lui sia felice del mio complimento. Oppure chiamare   "il Magnifico" l'Acero giapponese che ho cresciuto da un germoglio trovato e che quando lo vedo con le foglie un po' giù gli dica "hai sete?" Non da ultimo quando guardo l'Ophrys apifera  e mi appare un folletto, io la veda come tale. La scienza spiega i sensi con "movimenti chimici o elettrici" ma il resto non ancora. Per farla semplice: se guardo una casa capisco il progetto che l'ha costruita, ma  diventa qualcosa di speciale quando io ci abito, la vivo. Certo, materialmente segue le leggi della gravità, della stabilità ma il resto è un'energia, un odore, un "allure" datogli dagli abitanti. Non è che io non apprezzi la scienza anzi,  ma apprezzo anche il resto: E uno non esclude l'altro!
Le piante mi donano molto, anche indirettamente! Ad esempio attraverso questo libro  ho appreso che noi, umani, abbiamo un sesto senso orientato verso l'interno. Si chiama PROPRIOCEZIONE e ci rende in grado di conoscere le diverse parti del nostro corpo in relazione l'una con l'altra, senza doverle guardare.
Se non fossi stata interessata al comportamento delle piante, probabilmente, non l'avrei mai saputo, perché anche loro ce l'hanno.


martedì 4 novembre 2014

L'incontro biochimico del Polline con l'ovulo . La Foresta nascosta di David George Haskell

Andando in biblioteca ho avuto una sorpresa: Mariarosa, la bibliotecaria, mi porge un libro dicendomi che avevano appena fatto dei nuovi acquisti tra cui un libro proprio adatto a me


Molto gentile Mariarosa e soprattutto in gamba! Acquistare secondo le preferenze degli utenti è un'ottima scelta ed io ringrazio per questa delicatezza.
Questo libro nasce dal progetto di un biologo che decide di osservare  per un anno intero, un piccolo spazio nella foresta americana.  Che strano! Pensavo che i biologi fossero scienziati tutti di un pezzo, di quelli solidi come una roccia ed invece si capisce già dal suo nominare Mandala il pezzo di terreno, che anche il biologo ha un anima piena di respiri in simbiosi con la Natura. Osservazioni da persona sensibile sono sparsi per tutte le pagine. Del resto chi, se non un animo gentile, si prenderebbe la briga di osservare per un anno lo stesso pezzo di terreno.Cosa pensa uno seduto di fronte al mandala? D'accordo fa il confronto con la settimana precedente e poi??? riflette, annota , racconta a se stesso il perchè e il per come. Mi chiedo: lo ha fatto per se stesso oppure aveva già in mente di raccontarlo a noi?. Qualunque sia la risposta ha scritto delle pagine interessanti. Quelle che mi son piaciute di più raccontano di come il polline percorre il suo cammino fino ad incontrare l'ovulo. Mi piace perchè ha trasformato la descrizione scientifica in un piccolo racconto .







mercoledì 12 febbraio 2014

50 PIANTE che hanno cambiato il corso della STORIA di Bill LAWS

Il mio cammino artistico nell'arte botanica mi ha fatto incontrare sulla via, la Botanica come scienza, la Biodiversità come forza vitale della vita naturalistica, l'aspetto animico della Natura. A questo punto potendo solo determinare come sia il mio pormi di fronte alla Natura che non sto a descrivere perchè è scontato ormai, mi sono chiesta come si sia posto l'essere umano in generale oppure che tipo di relazione abbia costruito con essa. Per non cadere nelle solite affermazioni ho deciso di documentarmi leggendo un po'. Il primo libro che ho letto è stato Cacciatori di Piante (scelto per il fascino  dell'esplorazione) nel quale si racconta la vita di 11 personaggi di grande importanza che dagli inizi del 700 a tutto l'800 (quindi vite concatenate) hanno percorso la terra in lungo e in largo alla ricerca di nuove piante da riportare in patria. Ma di questo libro parlerò un altra volta  perchè c'è molto da dire sulla relazione di "sudditanza" della Natura e di molto altro, che l'Europa o meglio i paesi colonialisti europei realizzarono a quei tempi.
Oggi vi voglio parlare di
 50 PIANTE che hanno cambiato il corso della STORIA di Bill LAWS
Questa volta non si parla di bibliografia di esploratori, ma della bibliografia di 50 piante di importanza vitale ed è basilare conoscere ciò che fu. La pianta che mi ha colpito di più è la ERYTHOXYLUM COCA. Non può che stupire per la sua storia e dalla tavola botanica riportata deve essere anche una bella specie.
La coca, cresce nelle Ande del Sud America e, ai tempi degli Aztechi che vivevano ad altitudini superiori ai 3500 metri , si usava masticarne le foglie per riuscire a lavorare ed a percorrere lunghe distanze sulle montagne. Praticamente aveva la funzione di una "bombola d'ossigeno". Gli usi rimasero questi fino all'arrivo degli Spagnoli (XVI secolo) che accorgendosi delle sue proprietà, pensarono bene di darla abbondantemente agli schiavi occupati nelle miniere di estrazione dell'argento in Bolivia. Le condizioni di lavoro in queste miniere erano micidiali. Si può dire che senza l'uso della coca gli schiavi non avrebbero resistito e che allora era considerata un arbusto di poco costo. Da qui in poi questo fu il suo uso fino agli inizi del 900, quando fu studiata con fini medici e perfino Freud la sperimentò. Oggi cosa è diventata oggi ? Pare che non la somministrino più gli schiavisti, oggi la si prende in libertà, almeno così sembra, ma se si riflette sul "sistema" di super produzione o super consumo a cui l'individuo moderno deve sottostare perchè se non ce la fa, rischia così l'eliminazione dal sistema, si comprende che nulla è cambiato. Che dire sulla relazione che l'essere umano ha con questa pianta?

giovedì 8 agosto 2013

BOTANICA MAGNIFICA - J. M. SINGER - JACA BOOK

Facendo una ricerca di libri di arte botanica nel portale delle biblioteche del territorio bresciano, ho trovato   Botanica Magnifica, che ho prontamente ordinato, non sapendo quale sorpresa avrei ricevuto. Infatti, ricevuto l'avviso che il libro era arrivato,  mai avrei immaginato di trovare ad aspettarmi un volume così grosso e così prezioso. Le specie qui fotografate sono bellissime e curiosamente interessanti. Sebbene siano piante che, con mio grande dispiacere, sarà difficile io possa vedere dal vero, non posso non apprezzare le forme ed i colori resi così reali dall'abilità del fotografo. Anche le descrizioni botaniche sono eccellenti. Come non essere catturati dal desiderio di copiare questi fiori? Nonostante non sia permesso copiare per via del rispetto del copyright, i soggetti sarebbero una buona occasione per gli studenti di arte botanica per praticare esercizi di studio. Nei musei all'estero, si possono vedere appassionati che copiano opere d'arte famose e quindi  perchè non fare altrettanto con queste immagini? Bisogna avere l'accortezza di scrivere i riferimenti in modo di "dar a Cesare quel che è di Cesare" e specificare che si è fatto a fine didattico. Detto fra noi, non solo i principianti , ma tutti  osservando le foto, non possono non pensare :

  • ma quel colore come potrei farlo?
  • sarei capace di....
  • inizierei così .... per poi procedere così


Insomma un vero raptus creativo!!!!  Come resistere a provocazioni del genere?  Oltre tutto lo sfondo nero invita ad un incontro solitario con la pianta. Quando guardo in silenzio,  mi sembra di essere nell'habitat di notte da sola, a tu per tu con"lei": diciamo un po' alla Margaret Mee in Brasile. Visto il caldo che fa, l'ambientazione sarebbe perfetta!
Penso alla bellezza e, come sempre percepisco quanto sia importante la sua presenza nella vita dell'essere umano.  Quanto esserne consapevoli posso evitare all'uomo di decadere. Si dice che per la legge degli opposti esiste o meglio deve esserci: il bello e il brutto, il bene ed il male, il basso e l'alto, e così via. Questo concetto però confonde perchè generalmente la scelta personale si dirige verso un aspetto unico, mentre poi si possono incontrare entrambe. Comunque sia io scelgo il "bello".!!


mercoledì 20 marzo 2013

Tulipani - Vecchio catalogo nelle raccolte NEHA

Ricordate la storia dei tulipani?  potrete vedere in questo libro on line nelle Collezioni speciali di NEHA un esempio di "catalogo di vendita" del 1630. Andando in basso a sinistra e facendo click sul nome di un fiore, si aprirà la pagina del libro. In alto poi si potrà andare a vederne altre. Buona visione

lunedì 11 marzo 2013

mercoledì 9 gennaio 2013

ALL'OMBRA DELLE FARFALLE di Francesca Marzotto Caotorta




Il titolo non sembra essere in completa sintonia con l'argomento. Ci si aspetterebbe infatti che, occupandosi di flora e tradizioni, ne riportasse un accenno, una liaison.
In realtà nel leggere il libro, si comprende la sua specificità: 
come le farfalle col battito delle loro ali, attirano  la nostra attenzione e, posandosi qua e là, ci invitano ad osservare il soggetto su cui si posano (quasi fossero una freccia indicante), così l'autrice ci conduce qua e là, nel giardino della vita, nella storia, nelle scienze. Col suo raccontare leggiadro nutre la nostra consapevolezza del bello, dell'armonioso, del sensibile.
La scrittrice lo definisce un carnet di viaggio pieno di accadimenti e riflessioni.
Sì, sono d'accordo con lei: 
un carnet riempito di tutto un po', non alla rinfusa, bensì seguendo il battito delle ali del cuore, per nutrire anche l'aspetto positivo ed estetico che ci dona la vita.
Un grazie a Marta che me lo ha suggerito.

sabato 16 giugno 2012

Tulipano, interessante sotto tutti i punti di vista!!

Ogni volta che vedo un tulipano penso all'Olanda, come tutti del resto!!! Però ho scoperto che c'è molto di più.
Innanzitutto il suo nome deriva da una parola turca che significa "turbante" per la forma della corolla, ma perchè turca?  Furono i Turchi Ottomani a scoprirlo  selvatico nell'Asia centrale, coltivato in Anatolia, fu portato a Costantinopoli. La Turchia l'amò così tanto da introdurlo come simbolo della nazione. Giunse in Olanda la prima volta come omaggio di un venditore di stoffe ad un suo importante cliente, che non sapendo di cosa si trattasse e vista la sua assomiglianza con la cipolla, lo mangiò. Due furono salvati e piantati nel  suo giardino: è da lì si diffuse tra i botanici di tutta Europa. Il più famoso fu  Carol Clusius, che cambiando spesso residenza di lavoro, lo portò con sè e lo sottopose alla curiosità degli altri studiosi. Al tulipano non è solo legato l'interesse botanico, visto che, essendo  la scienza agli albori, non si riusciva a capire come si evolvessero tipi speciali come il Rosen, il Violetten o il Bizarden, ma è legato anche e sopratutto il primo grande tracollo  finanziario del mercato delle merci. La storia è molto interessante: inizia con la compravendita dei bulbi per passione, si trasforma in commercio e che commercio!!! redditizio a tal punto  che per avere denaro disponibile per l'acquisto, venivano vendute proprietà, attrezzi da lavoro eccetera. Si comperavano addirittura i bulbi della produzione dell'anno successivo: insomma una storia moderna ma ambientata nel 1630 circa, tanto moderna che ridusse sul lastrico l'economia del paese. Non vi racconto tutto,  ma se vi interessa vi invito a leggere questo libro LA FEBBRE DEI TULIPANI di MIKE DASH davvero interessante. Il primo libro che ho letto sui tulipani è stato  L'EREDITA' WINCKEL di Hermans Danielle che racconta la storia di  un famoso collezionista di bulbi, morto per essi ecc. ecc. Storia che mi ha incuriosito e portato alla ricerca delle vicende di cui ho parlato. Dimenticavo... che i venditori di tulipani, trovandosi nella necessità di mostrare il fiori che sarebbe nati dai bulbi, crearono i primi cataloghi che documentavano attraverso i disegni botanici la "merce". Interessante, vero !!!

martedì 14 febbraio 2012

Botanicus Digital Library


Come sapete sono appassionata di orchidee, ma anche di libri. Immagini di orchidee su libri antichi è davvero il massimo. Voglio "attaccarvi la malattia". Vi propongo quindi di andare a vedere i libri che il  Missouri Botanical Garden ha nella sua Biblioteca, che, raccolti in forma digitale, sono pubblicati su http://www.botanicus.org/browse.
 Nell' Home page trovate l'archivio generale, poi c'e l'archivio per autori, per titoli ,ecc . Se volete vedere qualche orchidea andate a destra in alto a Search, digitate Orchids, si aprirà l'elenco dei titoli e click sul  4 Dictionnaire iconographique des orchidees :direction & redaction par A. Cogniaux /dessins & aquarelles par A. Goossens. Inizierete così la visione dei vari volumi della raccolta. In alto a sinistra alla finestra: "about this title" click scenderà un elenco coi nomi delle varie specie, scegliete e poi avrete il volume che le riguarda. A sinistra della pagina appare la sucessione delle pagine  e lì trovate anche le immagini, click suTab. ed avrete la vs orchidea. E cosi inizierà il vostro viaggio. Naturalmente non ci sono solo orchidee: sta a voi la scelta. Buona visione e grazie al Missouri Botanical Garden Library, che ci permette tutto questo.



sabato 15 ottobre 2011

COLORE - UNA BIBLIOGRAFIA di Philip Ball Ed. Bur Saggi

A proposito di colore,
 vorrei segnalare questo libro che tratta del colore non solo in senso generale, come siamo abituati nell'accezione di "percezione di esso", bensì del "colore pigmento".  Ne racconta la storia, le scoperte, i principi scientifici, ecc.
Non importa la tecnica che si usa, l'argomento "colore" è  da conoscere a fondo. Buona Lettura !!!
Colore - Una Bibiliografia.
storie-di-pigmenti
un colore:cobalt blue x esempio