lunedì 22 dicembre 2014

Natale 2014



BUON  NATALE
CON LA SEMPLICITA'  DELLA   TRADIZIONE
E
IL CALORE DEL CUORE

mercoledì 17 dicembre 2014

Album rilegati a mano - creare con materiale semplice



Ho sempre avuto l'idea di rilegare i mie sketchbooks , ma fino ad ora per problemi di tempo, preparavo la carta tagliata e facevo mettere la serpentina dal cartolaio. Però il desiderio di provare a fare tutto da sola era sempre forte. Così mi sono messa all'opera. Il primo che ho fatto è stato per raccogliere foto e ricordi del viaggio che ho fatto a Firenze con mia madre lo scorso settembre per vedere la mostra di Ligozzi.
Per la copertina ho utilizzato della carta fatta a mano a Firenze che avevamo acquistato per la mia  passione per la carta. Per l'interno ho utilizzato della carta da lettere color panna che avevo da anni nel cassetto.
E' stato un po laborioso perchè la carta avrebbe dovuto essere a foglio doppio con piegatura centrale. Essendo questa di formato A4, ho dovuto creare un  bordo  per simulare la piegatura centrale e sovrapporre le pagine in modo da cucirle. Alla fine ogni pagina ha un piccolo lembo sul lato centrale sul quale si potrebbe incollare la carta velina come nei veri album di foto.
E' piaciuto molto alla mamma. un  regalo inaspettato

Come non potevo farne un altro per Natale?


Eccolo qui; più grande dell'altro !
Ho utilizzato della Carta Fabriano bianca da 40mg. 
E per la copertina indovinate?
Anni fa quando  quando ero inesperta tentai di utilizzare della carta martellata a mano per fare un lavoro botanico. Ma la carta era come carta assorbente e quindi dopo aver fatto tutto il disegno e tentato di lavorarci sopra, l'abbandonai.

L'ho conservata perchè  la vedevo proprio adatta per un lavoro del genere, Qui sopra il foglio è già stato tagliato, incollato  ed avvicinato per vedere l'effetto prima dell'inizio del lavoro

 Qui il materiale è già pronto con i fori per iniziare la rilegatura copta

Qui si vede  il lavoro di lato

Mi piace molto lavorare la carta ma soprattutto mi piace utilizzare  pezzi strani che quasi quasi verrebbe buttati.
Ho già un nuovo pezzo che mi aspetta : si tratta di 4 pagine interne di rilegatura che mi erano state restituite perchè inutilizzate , quando feci rilegare una raccolta. Saranno perfetti per una copertina "Dolce Stilnuovo" 

Dimenticavo: le istruzioni le ho trovate qui

mercoledì 3 dicembre 2014

La Festa degli Alberi. Oasi Airone Rosso Desenzano

Per la Giornata degli Alberi, L'Associazione Airone Rosso di cui sono volontaria, ha organizzato il 22 novembre scorso, visite guidate all'Oasi di Desenzano. Mi sono occupata delle attività per i bambini e come avete visto dalle foto precedenti l'idea che mi era venuta, erano maschere e corone di foglie.
Con le altre volontarie abbiamo preparato le sagome in cartone.Tra maschere di varie misure , corone e scudetti ( piccole forme tipo diadema da mettere in fronte) i bambini che hanno lavorato e sono andati a casa con il loro lavoretto, sono stati circa un centinaio. Non mi aspettavo che tutti fossero così affascinati dalle foglie !!Soprattutto che le maschere avessero così  tantosuccesso, perchè mi era parso che alcuni bambini ne avessero timore. Invece abbiamo finito tutto il materiale preparato,  sono rimasti solo pochi pezzi di corone . I più piccoli hanno incollato foglie perfino su cartoline perchè anche loro dovevano fare qualche cosa. I piccoli sono attratti di foglie minute colorate e le dispongono come penne dei copricapi degli indiani d'America.La luce negli occhi dei bambini mostrava quanto erano felici!!!







 Tutti si sono affaccendati a maneggiare le foglie: Ma quello  il plusultra è stato un papà  si è fatto una corona tutta per lui e l'ha indossata fiero di se stesso Una bella sorpresa finalmente un papà che è tornato bambino!!!!




 e ha posato per noi
Però adesso che lo guardo bene mi viene un pensiero :
e se fosse un centauro?  

Noi volontarie, invece del solito
distintivo col nome, avevamo tutte la corona di foglie





ed alla fine ci siamo rilassate felici che il nostro lavoro fosse stato apprezzato da tutti 


Grazie a chi è venuto e a chi vorrà venire ancora 
all' OASI AIRONE ROSSO 
inaugurazione cartellone degli Alberi presenti all'Oasi

Pioppo gatterino uno dei MAESTOSI che vivono all'Oasi

domenica 30 novembre 2014

Quel che una pianta sa - Daniel Chamovitz


Questo libro va letto lentamente facendosi trasportare nel labirinto dei ragionamenti che i botanici e biologi costruiscono con le loro domande per giungere a capire lo schema che sta dietro ai comportamenti delle piante. Non c'è dubbio che la curiosità è alla base del conoscere e quella degli studiosi è veramente stupefacente! Del tipo:

  • come fa una pianta a sapere che è primavera e quindi fiorire?
  • come fa a girarsi sempre verso la luce? 
  • come fa a far crescere le radici verso il basso quando è sempre in movimento verso la luce?
  • e molto ancora.
Esperimenti ed acute osservazioni portano alle spiegazioni scientifiche che, diciamolo, escludono l'assomiglianza all' umano che a volte noi vogliamo attribuire alle ns piante di casa. Ciò non toglie comunque che io possa  dire al mio Limone che sta sul terrazzo: quanto sei bello! e pensi che lui sia felice del mio complimento. Oppure chiamare   "il Magnifico" l'Acero giapponese che ho cresciuto da un germoglio trovato e che quando lo vedo con le foglie un po' giù gli dica "hai sete?" Non da ultimo quando guardo l'Ophrys apifera  e mi appare un folletto, io la veda come tale. La scienza spiega i sensi con "movimenti chimici o elettrici" ma il resto non ancora. Per farla semplice: se guardo una casa capisco il progetto che l'ha costruita, ma  diventa qualcosa di speciale quando io ci abito, la vivo. Certo, materialmente segue le leggi della gravità, della stabilità ma il resto è un'energia, un odore, un "allure" datogli dagli abitanti. Non è che io non apprezzi la scienza anzi,  ma apprezzo anche il resto: E uno non esclude l'altro!
Le piante mi donano molto, anche indirettamente! Ad esempio attraverso questo libro  ho appreso che noi, umani, abbiamo un sesto senso orientato verso l'interno. Si chiama PROPRIOCEZIONE e ci rende in grado di conoscere le diverse parti del nostro corpo in relazione l'una con l'altra, senza doverle guardare.
Se non fossi stata interessata al comportamento delle piante, probabilmente, non l'avrei mai saputo, perché anche loro ce l'hanno.


mercoledì 26 novembre 2014

Bindes- lavori in corso


Proseguo con la tavola dove ritraggo la Bindes in versione autunnale.
Ho fatto molte prove prima di scegliere il colore esatto. 
Il problema è che i frutti più si seccato più diventano scuri e non solo, quelli che cadono essendo più maturi,  hanno un colore più secco di quelli ancora attaccati. 
Cosa vuol dire secco? 
significa che virano alla polvere .
Spero di riuscire a dare questa idea nella tavola.


sabato 22 novembre 2014

Giornata degli alberi con due amiche

Preparando i diademi per la Festa degli Alberi di domenica prossima all'Oasi Airone Rosso di Desenzano  ho pensato ad Erminia, che lavora alla Libreria Giunti a Desenzano sul lungolago, dove avevo fatto la presentazione del Corso di Sketching autunno 2014.  Ho costruito questa corona con le foglie del mio Acero giapponese perchè queste piccole foglie, secondo me, sono adatte a lei minuta minuta ma energica. Naturalmente è stata una gioia andare a trovarla e donargliela. Ma ancora più felice sono stata quando appoggiandola sul suo capo, lei ha detto:  oggi è la festa degli alberi , allora io me la tengo su tutto il giorno!!!! Sapevo che lei è così straordinaria  e ho fatto centro:
 le sta così bene!!!!
Ma non è finita qui!
Inebriata dalla sua scelta, ho messa la mia corona preferita per andare a ginnastica . 
Dovevate vedere le faccie stupite delle mie amiche.!!!
Tutte comunque sono rimaste colpite e il diadema stava talmente bene a lei che ho deciso di regalargliela.
 Guardate 

sembrava fatta apposta per lei.
Ho festeggiato la mia Giornata degli alberi felicemente donando !
ed anche accettando quel pizzico di follia che è dentro di me.
Come dice una mia allieva:
a volte bizzarra!!

venerdì 21 novembre 2014

Giornata degli Alberi

Sono un Platano 
e qui sotto sono un Liquidambar


 Buona festa degli Alberi
a tutti

Pensavo agli alberi che ho incontrato nella vita:
quelli particolari
Una Quercia sulla quale mi arrampicavo da piccola nei giardini vicino a casa a Milano. 
Vado spesso a vederla : è cresciuta naturalmente, ma è ancora lì e se vado sotto e guardo la sua chioma  vedo che i rami più vicini non sono i miei,  li hanno tagliati. Ora il primo appiglio è troppo in alto . Chi si arrampica più lì! Peccato !!
Poi cè il Cedro del Libano nella casa vicina. Più alto della ns casa, lo vedo dal soggiono: é bellissimo! Lo chiamiamo il "condominio degli uccelli" perchè quando i pigliamosche facevano il nido nel rullo delle ns tende sul terrazzo, i piccoli ai primi voli andavano proprio sul Cedro. Lui ospita diversi nidi. tortore, merli e ultimamente le gazze ladre vanno dentro a fare caccia e così avvengono baruffe rumorose che mi chiamano ad uscire a vedere cosa succede.
Ultimamente gli stornelli si appostano in massa. Sembrano gli indiani in assedio in alto sulle rupi.
Con grande soddisfazione batto le mani così se ne volano via.
Quando c'è vento, il fruscio del Cedro mi parla, mi ricorda l'albero di Heidi.
Poi c'è l'ulivo davanti, quello sul quale si arrampicava sempre ns figlio . Gli avevamo regalato un piccolo binocolo e da lì osservava il mondo.
Sognava una casa sull'albero come facevo anch'io da piccola: un rifugio in cima al mondo.
L'ultimo è l'ulivo che io chiamo Pinocchio, per via del tronco che ha la faccia di pinocchio.
Tutte le mattine lo guardo dalla finestra della cucina.
Gli alberi sono belli ed a volte, quando li guardiamo con gli occhi del cuore, diventano delle persone. 

giovedì 20 novembre 2014

Bindes - lavori in corso


 Ho iniziato una tavola per ritrarre quel piccolo gioiello che è la Bindes.

martedì 18 novembre 2014

Bindes frondosus L. - canapa acquatica




Incontrai la Bindes quando andai a fare un incontro di Sketching nella zona umida chiamata i Mantelli vicino a Pozzolengo. Con gli studenti notammo quanto era strana. Era cresciuta proprio al limitare del campo di granoturco e la differenza di altezza delle due piante invitava ad avvicinarsi per capire cosa fosse quel capolino giallo sperduto tra i giganti. La guardai e subito mi ricordò un anello (molto di moda negli anni 60') fatto di tanti piccoli brillanti montati a castelletto. Infatti l'infiorescenza è composta da tanti piccoli fiori gialli che crescono in cima  ad una lamina, esattamente nella sua parte concava, terminante con due aculei spinosi. Molto insolito. Era ovvio che fosse una composita e precisamente, visto il periodo di fioritura, un'asteraceae. Purtroppo non facemmo foto sul luogo, ma ne prelevai un esemplare. Lo misi in acqua e lascia che progredisse sulla sua strada di maturazione. Cominciò pian piano a maturare e le lamine da verdi virarono al bruno e poi cominciarono ad abbassarsi per staccarsi dal nucleo. Immaginate un soffione solido.

Così mi sono ricordata che mio padre quando tornava dalla caccia, aveva sempre i pantaloni pieni di queste forbicine. Che stranezza! Non conoscevo da dove provenissero.  Naturalmente non posso non fare  lo sketch di una specie così particolare


Ben si vedono i semi a forma di forbicina. Il loro trasporto  è affidato agli animali perchè passando vicino alla pianta, le forbicine rimangono attaccate al manto. 
Leggendo qua e là ho scoperto che non è nostra, bensì arriva dalle Americhe e si trova talemente bene qui da noi, che è diventata specie infestante.
Infestante o no a me piace !
Piacerà sicuramente anche a voi, se andate a vedere questi ingrandimenti
www.microscopy-uk.org.  click su   Beggar-Ticks
apprezzerete la biodiversità.
 A questo punto non mi resta che aspettare la prossima estate per studiarmi il fiore, anche se visto gli ingrandimenti, già prevedo che sarà dura.  Un'ultima nota: a vedere l'ingrandimento del fiore giallo in cima alla lamina, mi sembra di vedere una pianta grassa! 
Forse sono un po pazza ?  ah ha ha!!!!!


martedì 4 novembre 2014

L'incontro biochimico del Polline con l'ovulo . La Foresta nascosta di David George Haskell

Andando in biblioteca ho avuto una sorpresa: Mariarosa, la bibliotecaria, mi porge un libro dicendomi che avevano appena fatto dei nuovi acquisti tra cui un libro proprio adatto a me


Molto gentile Mariarosa e soprattutto in gamba! Acquistare secondo le preferenze degli utenti è un'ottima scelta ed io ringrazio per questa delicatezza.
Questo libro nasce dal progetto di un biologo che decide di osservare  per un anno intero, un piccolo spazio nella foresta americana.  Che strano! Pensavo che i biologi fossero scienziati tutti di un pezzo, di quelli solidi come una roccia ed invece si capisce già dal suo nominare Mandala il pezzo di terreno, che anche il biologo ha un anima piena di respiri in simbiosi con la Natura. Osservazioni da persona sensibile sono sparsi per tutte le pagine. Del resto chi, se non un animo gentile, si prenderebbe la briga di osservare per un anno lo stesso pezzo di terreno.Cosa pensa uno seduto di fronte al mandala? D'accordo fa il confronto con la settimana precedente e poi??? riflette, annota , racconta a se stesso il perchè e il per come. Mi chiedo: lo ha fatto per se stesso oppure aveva già in mente di raccontarlo a noi?. Qualunque sia la risposta ha scritto delle pagine interessanti. Quelle che mi son piaciute di più raccontano di come il polline percorre il suo cammino fino ad incontrare l'ovulo. Mi piace perchè ha trasformato la descrizione scientifica in un piccolo racconto .







lunedì 27 ottobre 2014

Corso di SKETCHING IN NATURA autunno 2014


Il corso di Sketching in Natura è terminato. Abbiamo visitato 5 luoghi diversi sulle nostre colline moreniche, habitat vari sia secchi che umidi. Siamo stati molto fortunati per il tempo che ci ha regalato giornate luminose nonostante sia ottobre. Ottimi i  risultati  raggiunti sull'avvicinamento alla Natura e sullo sketching.  Tutti talmente affascinati   da richiedere un incontro col microscopio per vedere ed esaminare dal vero quanto appreso sulla morfologia. Un bella gita in programma nonostante l'inverno in arrivo, per conoscere uno dei luoghi più belli del ns Lago di Garda, la 




Ringrazio i partecipanti per la gioia che mi hanno dato nel trasmettere loro le mie conoscenze




Complimenti a tutti
GRANDI!!!!!

andremo qui

domenica 19 ottobre 2014

Disegno: scaldando i muscoli


Lo so che penserete che io sia un po strana!!!
 Dopo tanti anni di disegno, mi alleno ancora a disegnare.
Vi dirò ......più si disegna e più si riesce meglio. Il disegnare è una di quelle attività che dà risultati migliori con la  pratica e quindi mai smettere . 
Un po' come quando si studia pianoforte: esercizi esercizi esercizi. 
Aprire un libro a caso e disegnare quello che trovate è un grande allenamento.
Uso sempre carta di recupero perché sebbene magari mi venga la voglia di conservarli in realtà poi finiscono nel cestino. Semplicemente perché  se parto dal presupposto di esercitare e quindi non considerare il risultato, devo essere libera dall'idea di farlo bene, ma devo seguire la concentrazione, la calma, la fluidità. Che soddisfazione !!!!!!!!! provate per credere

mercoledì 15 ottobre 2014

TIGLIO - sketch frutti alati


Ultimamente non ho fatto molto disegno e quindi per riprendere faccio come fanno gli atleti: mi alleno.
 Così un sketch al giorno, se ci riesco!!! Devo allenarmi per produrre qualche bella tavola che mi dia gioia.
Durante la notte il vento ha soffiato sul mio balcone  molti frutti alati di Tiglio. Ne ho preso uno ed ho cominciato a fare lo sketch. I piccoli frutti sferici sono al tatto piacevoli, mi ricordano il velluto, ma coriacei. Non sono riuscita a tagliarne uno per vedere  l'interno. Funzionano a tre. cosa significa? significa che dal dal centro si diramano 3 parti che a loro volta producono 3 peduncoli con 3 frutti. Nello sketch ne manca uno che si era staccato.
La samara mi ha stupito! Veramente fuori dal comune : non so se qualcuno che l'ha già disegnato, sia riuscito ad interpretare quale sia la regola delle nervature. Praticamente non hanno una regola di distribuzione. L'unica osservazione è che la nervatura centrale sembra fatta da tanti fili, che ogni tanto si staccano dal gruppo e si trasformano in piccole nervature secondaria ma con un movimento a volte circolare, a volta sbieco oppure acuto, insomma una varietà imprevedibile.  Ne ho perfino fatto una scansione, ingrandita, trasformata in scala di grigio sperando di vedere meglio, ma niente da fare.


E' incredibile come cose che sembrano così semplici perchè le vediamo sempre, si rivelino poi ad un'attena osservazione, qualcosa di speciale.

giovedì 9 ottobre 2014

Località Mantelli - Terzo incontro di sketching




Disegnare qui è bellissimo .
 il silenzio favorisce la concentrazione e il canto dell'acqua  culla l'animo.

martedì 7 ottobre 2014

giovedì 25 settembre 2014

Secondo incontro di Sketching in Natura . 27 settembre 2014


La ns aula a cielo aperto sarà alla zona umida del Vallio a Desenzano . Per chi volesse partecipare,   il punto di incontro è a Desenzano al Massadrino ore 14,20.
Anche se non siete iscritti e vi interessa, potete partecipare anche solo ad un incontro.




  

martedì 23 settembre 2014

CORSO DI SKETCHING IN NATURA- AUTUNNO 2014

Anche se in ritardo, vi racconto che le due presentazioni del corso sono andate benissimo.
Solitamente i relatori espongono e la platea silenziosa ascolta. Invece tra noi e i partecipanti, si è instaurato un clima di scambio,  un chiacchierare amichevole su disegno e botanica. Talmente presi che al Parco di Castiglione, ci siamo dimenticate di fare le foto. Mentre alla libreria Giunti sembravamo "a prendere il tea" tra amici.




Marta ed io siamo proprio contente!!  Grazie  tutti!!! 

Sabato scorso abbiamo iniziato il corso. Nell'impazienza generale  del tipo "non vedo l'ora di iniziare!" ci siamo avviati sul sentiero per raggiungere l'aula a cielo aperto, dove eravamo già stati a primavera. Abbiamo avuto l'assistenza positiva  del tempo che ha tenuto evitando di piovere e poi alcune sorprese speciali. La più importante è la Spirantes spiralis, l'unica orchidea che fiorisce a fine estate: un filo d'erba con minutissimi fiori. Superprotetta



Paliurus spina-christi

Mantide religiosa

Bella questa foto in cui si vede Stefania emozionata per la Spirantes che prende in mano sia il telefonino che la macchina fotografica per ritrarre l'orchidea.




Tutti i partecipanti hanno fatto amicizia  in un clima disteso e sereno che ha favorito  il disegno e l'osservazione .
 E sulla strada del ritorno, guardando dietro di me,  ho visto il gruppo felice scendere tutti assieme sul sentiero "ciacolando" con gusto, con espressione sorridente come ragazzi in gita.