Dopo tanto tempo mi sono messa all'opera.
Era tempo di traformare lo sketch fatto nel giugno 2008 in una tavola completa della Periploca graeca presente all'Oasi San Francesco di Desenzano. Pare che la Periploca g. non sia presente in Lombardia e che questa sia la stazione più a nord.
Dalle mie osservazioni emerge che è un soggetto strano. Vediamo perchè:
- alquanto mimetizzata, passa inosservata soprattutto quando non è in fiore. Il suo portamento lianoso la obbliga ad arrampicarsi ad altre specie e quindi a "perdersi" in esse;
- al contrario dell'edera non produce radici aere per aggrapparsi alle piante, ma vive di vita propria sostenedosi a loro; deduco quindi che abbia una costituizione forte
- la parte legnosa si sviluppa molto energeticamente torcendosi su se stessa a forma di spirale per cui trattasi di energia tortuosa non immediata;
- i fiori hanno petali carnosi che sembrano mutare dal verde al purple mudder o meglio la sensazione è che il petalo verde abbia sopra una crescita diciamo viola concentrata nella parte centrale ed un'abbondanza di peli vari sui bordi fino alla punta.
- La parte centrale del fiore è veramente complicata, perfino col microscopio risulta difficile osservare le diverse parti che sono molto serrate. Bellissime le antere spinulate rivolte verso l'interno. Qui c'è molto da studiare;
- il frutto composto da due follicoli che quando si spaccano liberano semi apppesi al pappo. Quindi affida al vento la sua propagazione;
- ultima stranezza è che ho provato diverse volte a trapiantare qualche piantina in vaso per poterla studiare, ma non è mai vissuta. Quindi pianta selvaggia.
superiore
inferiore
Essendo grande ho dovuto fare la scansione in due parti ed, essendo a matita, bisogna accontentarsi di queste immagini.
work in progress
naturalmente acquerello
Speriamo che sia ottimo il risultato visto che farà parte di un libro.
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