dedicato all'arte botanica: per comunicare esperienze, percorsi di studio artistici e botanici, piccole e grandi informazioni acquisiste dal mondo del web, e sperimentazioni ed applicazioni di tutto ciò che arriva alla nostra conoscenza per essere consapevoli che l'arte apre la mente.
mercoledì 26 marzo 2014
Qualcosa di nuovo: incontri di Sketching all'aperto
martedì 25 marzo 2014
Barlia robertiana - che storia!!!!
Inaugurata la stagione 2014 con un'uscita alle stazioni di orchidee spontanee più vicine a dove abito. Mi incuriosiva anche capire come un inverno così piovoso, abbia influenzato il loro sviluppo. Alla prima stazione ho trovato Ophrys sphegodes in fiore (come sempre una delle prime) e qualche rosetta di Pyramidalis.
Alla seconda stazione tutto nella norma: rosette di Orchis militaris, Orchis simia, Listera ovata. Direi piuttosto "cicciottelle" ben nutrite. Alla terza stazione grande sorpresa la Barlia in piena fioritura con un leggero profumo. A proposito di questa orchidea, vi racconto:
due anni fa, quando la osservai per la prima volta, mentre ero lì a farne uno sketch, un bambino di circa 10 anni cominciò a sfrecciare con la sua bicicletta avanti e indietro. Mi ricordava i ragazzini del film E.T.. Compresi che c'era qualcosa di particolare ! Scambiammo due parole: mi spiegò che lui le controllava, le proteggeva dalle pecore che volevano mangiarsele e che abitando di fronte, con la finestra proprio in diretta sull'orchidea era sempre indaffarato a tenerla sottocchio. Quest'anno, come si intravede nella seconda foto, le ha protette con una rete metallica. Bravo Luca ed è grazie a te che si sono moltiplicate.
Tornando da scuola avrà trovato il biglietto di ringraziamento che abbiamo consegnato alla sua nonna.
Nella quarta stazione ecco le prime Orchis morio fiorite e rosette di Pyramidalis, Serapias, Tridentata, Apifera, germogli di Limodorum, nessun segno di Cephalentera. Presenza scarsa. Vuoi vedere che abbondanza di acqua significa meno esemplari ma più "grassi"? Staremo a vedere!
venerdì 21 marzo 2014
1° concorso “Maria Vittoria Croce: La Natura con gli occhi del cuore"
che dire se non Buona Primavera!!!!
Oggi giorno speciale!!!!
Con gioia posso dirvi che i tre lavori da me presentati a questo concorso hanno superato l'ammissione e verranno esposti alla mostra del concorso.
Complimenti alla mia amica Paola Petrucci, che avrà anche lei due sue opere esposte.
Complimenti alla mia amica Paola Petrucci, che avrà anche lei due sue opere esposte.
lunedì 10 marzo 2014
I FIORI DEL MIO GIARDINO- Orto Botanico di Milano
Per una combinazione fortuita ho partecipato all'incontro "I FIORI DEL MIO GIARDINO" avvenuto presso l'Orto Botanico di Milano il 27 febbraio, organizzato dalla Rete Orti Botanici della Lombardia. Ero a Milano e Rossella, una nuova amica, mi invita a raggiungerla all'Orto per questa conferenza. Da notare che tutte due abitiamo qui sul Lago di Garda e ci siamo date appuntamento a Milano: lei veniva in treno ed io ero già là da qualche giorno. Comunque ....
Il tema dell'incontro riguardava le piante autoctone (indigene) e quelle alloctone(aliene, invasive) e stimolava la riflessione su quanto poco ne conosciamo, su quante noi crediamo essere originarie dei nostri luoghi, perchè le abbiamo sempre viste ed invece risultano essere provenienti da altri paesi. La relatrice Silvia Assini dell'Università di Pavia ci ha raccontato del suo progetto sperimentale sulla coltivazione di specie autoctone in un normale giardino. Ha spiegato chiaramente tutti le interessanti motivazioni ed i risultati ottenuti durante i tre anni di sperimentazione testimoniati dalle foto dell'orto dell'Università di Pavia . Sapete quanto io sia più interessata alle specie spontanee che alle cultivar , per cui questo incontro era proprio "pane per i miei denti" e sono contenta di non essere mancata. La botanica Silvia Assini, inoltre riesce a trasmettere la sua passione: mentre racconta dei sopralluoghi nella campagna della pianura, mentre coltiva specie nel giardino e mentre ne osserva il divenire. BRAVA!!!
Quando ha detto:"volevamo vedere come si comportano le piante se le portiamo a vivere in un habitat, non più selvatico ma simile al loro ambiente" e ci ha anche mostrato le foto del suo giardinetto di casa, naturalmente coltivato con le autoctone, mi ha veramente conquistato. Io, che porto a casa qualche "erbaccia "e la pianto sul mio balcone per studiarmela" ...... non potevo che apprezzare.
Ottimo il suggerimento di acquistare semi di autoctone da vivai della ns pianura, cosi che le piante che cresceranno saranno veramente autoctone e non cresciute in qualche garden di chissà dove.
Su Gardenia di dicembre 2013 era apparso a pag 12, l'articolo che parlava proprio del progetto di Silvia Assini, e della aiuola di 18 metri quadrati all'interno dei Giardino Montanelli a Milano, coltivata a fiori selvatici propio secondo il progetto. Se penso che qui a Sirmione , avevano progettato di sostituire i pini marittimi della strada principale con delle palme, rabbrividisco! Certo che i pini marittimi non sono autoctoni, ma sostituirli con le palme!!!, che oltretutto sono nell'occhio del ciclone per via di quell'insetto che se le sta mangiando alla grande.......
Il tema dell'incontro riguardava le piante autoctone (indigene) e quelle alloctone(aliene, invasive) e stimolava la riflessione su quanto poco ne conosciamo, su quante noi crediamo essere originarie dei nostri luoghi, perchè le abbiamo sempre viste ed invece risultano essere provenienti da altri paesi. La relatrice Silvia Assini dell'Università di Pavia ci ha raccontato del suo progetto sperimentale sulla coltivazione di specie autoctone in un normale giardino. Ha spiegato chiaramente tutti le interessanti motivazioni ed i risultati ottenuti durante i tre anni di sperimentazione testimoniati dalle foto dell'orto dell'Università di Pavia . Sapete quanto io sia più interessata alle specie spontanee che alle cultivar , per cui questo incontro era proprio "pane per i miei denti" e sono contenta di non essere mancata. La botanica Silvia Assini, inoltre riesce a trasmettere la sua passione: mentre racconta dei sopralluoghi nella campagna della pianura, mentre coltiva specie nel giardino e mentre ne osserva il divenire. BRAVA!!!
Quando ha detto:"volevamo vedere come si comportano le piante se le portiamo a vivere in un habitat, non più selvatico ma simile al loro ambiente" e ci ha anche mostrato le foto del suo giardinetto di casa, naturalmente coltivato con le autoctone, mi ha veramente conquistato. Io, che porto a casa qualche "erbaccia "e la pianto sul mio balcone per studiarmela" ...... non potevo che apprezzare.
Ottimo il suggerimento di acquistare semi di autoctone da vivai della ns pianura, cosi che le piante che cresceranno saranno veramente autoctone e non cresciute in qualche garden di chissà dove.
Su Gardenia di dicembre 2013 era apparso a pag 12, l'articolo che parlava proprio del progetto di Silvia Assini, e della aiuola di 18 metri quadrati all'interno dei Giardino Montanelli a Milano, coltivata a fiori selvatici propio secondo il progetto. Se penso che qui a Sirmione , avevano progettato di sostituire i pini marittimi della strada principale con delle palme, rabbrividisco! Certo che i pini marittimi non sono autoctoni, ma sostituirli con le palme!!!, che oltretutto sono nell'occhio del ciclone per via di quell'insetto che se le sta mangiando alla grande.......
domenica 2 marzo 2014
Sirmione Palazzo Callas
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