50 PIANTE che hanno cambiato il corso della STORIA di Bill LAWS
Questa volta non si parla di bibliografia di esploratori, ma della bibliografia di 50 piante di importanza vitale ed è basilare conoscere ciò che fu. La pianta che mi ha colpito di più è la ERYTHOXYLUM COCA. Non può che stupire per la sua storia e dalla tavola botanica riportata deve essere anche una bella specie.
La coca, cresce nelle Ande del Sud America e, ai tempi degli Aztechi che vivevano ad altitudini superiori ai 3500 metri , si usava masticarne le foglie per riuscire a lavorare ed a percorrere lunghe distanze sulle montagne. Praticamente aveva la funzione di una "bombola d'ossigeno". Gli usi rimasero questi fino all'arrivo degli Spagnoli (XVI secolo) che accorgendosi delle sue proprietà, pensarono bene di darla abbondantemente agli schiavi occupati nelle miniere di estrazione dell'argento in Bolivia. Le condizioni di lavoro in queste miniere erano micidiali. Si può dire che senza l'uso della coca gli schiavi non avrebbero resistito e che allora era considerata un arbusto di poco costo. Da qui in poi questo fu il suo uso fino agli inizi del 900, quando fu studiata con fini medici e perfino Freud la sperimentò. Oggi cosa è diventata oggi ? Pare che non la somministrino più gli schiavisti, oggi la si prende in libertà, almeno così sembra, ma se si riflette sul "sistema" di super produzione o super consumo a cui l'individuo moderno deve sottostare perchè se non ce la fa, rischia così l'eliminazione dal sistema, si comprende che nulla è cambiato. Che dire sulla relazione che l'essere umano ha con questa pianta?
Assolutamente nella mia wish list! Assieme a un altro libro che ordinerò, ovvero Latino per giardinieri. Cacciatori di piante l'ho letto cinque anni fa, uno dei miei preferiti. Ti consiglio molto un altro libro più vecchiotto, Insospettabili giardinieri di Delfina Rattazzi (se non te ne ho già parlato)
RispondiEliminaConosco la Rattazzi. Una volta teneva una rubrica ,non ricordo su quale giornale, ma ricordo che era sulle mie stesse corde, per cui lo leggerò sicuramente. Intanto grazie, a presto
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