lunedì 30 aprile 2012

Anacamptis pyramidalis - SBA 2012 Exhibition

Methodist Central Hall Westminsteri.



Questo è il mio acquerello esposto e venduto (ha il bollino rosso) alla mostra di Londra. Sono felice !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Peccato non esserci........ lo avrei salutato per l'ultima volta!!!!!

domenica 22 aprile 2012

Society of Botanical Artists - Exhibition and Seminars

In questi giorni a Londra c'è un gran movimento per il mondo dell'Arte Botanica. Oltre alla Mostra Annuale , l'assegnazione dei certificati di merito, di cui potrete leggere molto sul MAKING A MARK, si sono riuniti gli studenti del Distance Diploma Learning Course. Tutti provenienti da nazioni diverse.

 Il Corso 7 è terminato e quindi ha avuto luogo la cerimonia di consegna dei diplomi.
Il Corso 8 invece si incontra per il seminario di metà corso,dove gli studenti incontrano i propri tutors e possono porre domande ed avere dimostrazioni delle tecniche di lavoro.
 Gli studenti hanno costituito un gruppo SBA.DLDC@groups.facebook.com per ritrovarsi e condividere successi, dubbi, momenti difficili e non. Per questo conosco la maggior parte di loro e con gioia ho potuto condividere da lontano il loro incontrarsi di persona e il ritrovarsi a socializzare. Loro mi hanno fatto un dono:



dietro a Kat  e Vickie  si intravvede il mio lavoro esposto 
Anacamptis Pyramidalis


Vorrei ringraziarle e ringraziare anche Alena Lang Phillips, che come sempre, movimenta  il nostro gruppo con la sua laboriosa attività.

Congratulazioni a:

Sonja White - Wales UK (DLDC7)
Julie Whelan - London, UK (DLDC7)
Jessica Rosemary Shepherd (Inky leaves) - Kew, UK (DLDC7)
Jacqueline Pemberton - Albany, Western Australia (DLDC7)
Shevaun Doherty - Dublin, Ireland (DLDC7)
Terri Dauncey - London, UK (DLDC7)
Jenni Fenton - Mount Gambier, South Australia (DLDC7)

e buon proseguimento a tutto il corso DLDC8 e DLDC9

giovedì 19 aprile 2012

Lathyrus vernus, (L.) Bernh. 1800) - Cicerchia primaticcia

Il piccolo Lathyrus vernus,incontrato nel sottobosco a Manerba , appartiene alla famiglia delle Fabaceae. Quando incontro un nuovo soggetto per identificarlo lo devo osservare, quindi:
  • foglie paripennate terminanti con un piccolo filamento rigido, venature parallele che nascono dalla parte della foglia dove si attacca il picciolo;
  • fiore non raggiato con petali molto diversi tra loro riuniti in racemo nascente dall'ascella fogliare;
  • fusto alato con foglioline  ad ogni diramazione (stipole); 
  • pianta con fusto eretto;
In genere si riesce a determinare il soggetto  cercando le sue caratteristiche nelle tavole dell'atlante di identificazione. Il libro che porto  sempre con me  è : Erbe di Campi e Prati di G. Simonetti e M. Watschinger.  Una volta a casa, vado alla ricerca sul web. Naturalmente poi procedo a disegnare , studiando i particolari come in questi sketch


che approfondiscono lo sketch che faccio sul "campo" e, non da ultimo, creo il mio archivio nel quale ci sono anche le fotografie.

Quando procederò a fare la tavola botanica avrò tutti i riferimenti. Certo è che in questi casi, è un po difficile fare il tutto col soggetto davanti anche perchè questi fiori spontanei se raccolti, in quanto specie non in estinzione, non durano a lungo anzi sono fragilissimi. Da ciò deriva che tutti gli appunti presi sono fondamentali. Ad esempio le orchidee selvatiche non potendole raccogliere, perchè in pericolo, rappresentano un lavoro lungo e la loro osservazione avviene solo una volta all'anno all'epoca dell'unica fioritura.

Questa Lathyrus mi ha messo un poco in difficoltà. Vi spiego il perchè. Essendo una fabacea produce un bacello (che non era ancora presente) contenente dei, diciamo, "piselli" che sono costituiti da due cotiledoni e quindi ragionando, si deduce che trattasi di specie "dicotiledone" . Bene! però osservando le foglie che hanno venature parallele sorge il dubbio giacchè  questo tipo di nervature appartengono alle "monocotiledone". Quindi ????? qualcosa non va. Ho risolto il problema ponendo la domanda al gruppo Botanyeveryday di FB  che mi hanno chiarito il dubbio. La risposta è: Dicotiletoni a volte hanno le nervature parallele. Altri dicotiledoni che hanno vene parallele includono i membri del Cornus, Plantago e Rhamnaceae. La Natura ama le eccezioni alle regole. La maggior parte delle specie con venature parallele sono monocotiledoni e quelle con venature ramificate sono dicotiledoni. Trillium sono monocotiledoni che hanno venature ramificate e che quindi rappresentano l'eccezione alla regola al contrario.

Marc N. Williams Renata Barilli Dicots sometimes have parallel veins. Other dicots that also have somewhat parallel veins include members of Cornus, Plantago and the Rhamnaceae. Nature loves exceptions to the rules! Most plants with parallel veins are monocots and branched veins are dicots. Trilliums are monocots that defy the rule the other way by having branched veins...

 Bene a questo punto ho pensato che la regola è "non c'è regola". Mai fidarsi.!!!!!
Se vi interessa la botanica vi consiglio di andare a vedere http://botanyeveryday.com/index.html

sabato 14 aprile 2012

Arte Botanica - Lezioni di L. Massenzio Palermo - Omaggio a M. Sybilla Meriane J. Gould

Non conosco di persona Luca Massenzio Palermo, ho avuto modo però di seguire i suoi contributi nel  groups botanicalartists di Face Book. Le sue competenze e conoscenze sono frutto di ricerca e studi approfonditi e mi incuriosiscono. 



mercoledì 11 aprile 2012

FRUTTO di Magnolia grandiflora - matite colorate

Visto la giornata autunnale,  ho approfittato per mettere un po di ordine nell'archivio del mio computer. Vedendo le immagini, ho riflettuto su quanto lavoro ho fatto ed anche quanta gioia e qualche sofferenza che mi lega ad alcuni lavori. In genere si fa alla fine dell'anno, quando si idealizzano i propositi per l'anno che sta per iniziare. Io sono fuori dagli schemi del tempo normale ed allora lo faccio quando posso.  Evito  però i programmi sulla mia attività artistica perchè, visto che già la  vita normale deve essere da me costantemente programmata per ritagliare il tempo libero  per disegnare ed ottenerne il più possibile,la mia passione deve essere libera da schemi o inquadramenti!

lavorando

Questo frutto è stato raccolto in inverno. Il suo fascino è quel nerastro che compare qui e là :spesso camminando si trovano pezzi un po' strapazzati dalle intemperie, magari sono malmessi e non vengono neanche degnati di uno sguardo. Ma capita che alcuni siano speciali...... basta accorgersene. Siccome volevo divertirmi mi sono buttata sulle matite colorate (Derwent Artist) e  il risultato mi ha sorpreso. Spesso succede che, lasciando irrompere lo spasmo creativo interiore, si fanno delle bellissime cose "ALLA PRIMA".  Infatti successivamente ho eseguito il medesimo frutto: un esemplare normale, solo un piccolo fascino nel suo colore albicocca. Il risultato si non  è male, ma non mi turba come questo. guardate....

questo è il risultato



lunedì 2 aprile 2012

Manerba - Parco della Rocca

Oggi escursione alla ricerca delle prime orchidee.  Terreno molto asciutto dovuto alla mancanza di pioggia. Tracce di incendio sul costone che guarda il lago. Pochissime orchidee selvatiche: rilevate qualche Orchis morio viola scuro e lilla,e una Ophrys sphegodes  veramente striminzita. Purtroppo le premesse non sono di buon augurio.: avremo una stagione di fioritura molto scarsa. SIGH, SIGH, SIGH!!!!








Oggi ho anche collaudato il mio pennello con serbatoio d'acqua, acquistato a Milano, ed ho quindi portato qualche acquerello. Sono proprio contenta di questo acquisto che si è rivelato davvero utile per usare il colore all'aperto. Devo però organizzare la tavolozza base. Ho ritratto una gemma di un albero che penso sia un Oriello.

direttamente dal mio sketchbook.

Notare che la luce qui proviene, al contrario del solito, da destra e quindi le ombre sono sulla sinistra.


domenica 1 aprile 2012

Parco della Rocca di Manerba

Questo è il luogo dove ho iniziato  i miei studi sulle orchidee selvatiche, e dove tutt'ora cammino per incontrarle ogni nuova stagione. Generalmente  salgo dalla  sinistra,  arrivo sulla parte destra, e ritorno indietro  osservando tranquillamente ogni cambiamento.