Disegnare da foto o dal vero? una bella domanda. Premettendo che l'importante è disegnare comunque sia, e che per affinare la nostra tecnica è necessario farlo costantemente, riflettere su tutte due le situazioni può aiutarci non a scegliere, visto che si fa quel che si può, ma a comprendere la differenza.
Stavo sfogliando i miei amati sketchbooks per trovare l'ispirazione per il soggetto da proporre durante il prossimo incontro di ArteperilSè, quando ho realizzato che i disegni sono molto spontanei e fluidi. Così ho fatto una panoramica del mio lavoro attraverso i vari anni. Iniziai il mio primo sketchbook durante il percorso di studio del Distance Diploma Learning course nel 2005: tenere uno sketchbook era d'obbligo alla Society of Botanical Artist perchè alla fine dei due anni e mezzo di studio, contribuiva al voto per il diploma. Ma questo si è rivelato un'abitudine appasionante. Col passare degli anni sono diventati numerosi perché ho proseguito andando costantemente in campo con la mia amica Bernadette fotografa naturalista. Molte delle mie tavole sono nate da loro. Sono la mia storia di osservazione della Natura. Tutto ciò che ho imparato di botanica è dovuto all’esperienza reale delle osservazioni disegnate sulle loro pagine. Tuttora amo andare nel "selvaggio" col mio zaino da artista. Confrontando i disegni degli sketchbooks e quelli che preparo per le lezioni, ho subito notato che quest'ultimi sono più piatti, schematici. Quando li preparo mi attengo all’idea che devono spiegare la forma che si evolve partendo da una figura geometrica, che il rapporto tra luce ed ombre rivela la tridimensionalità .......... e comunque cerco la semplicità. Ecco spiegata la linearità e logicità del disegno da foto. Ma la domanda è: perchè dal soggetto vero si crea un disegno che mi piace di più? da cosa si capisce la diversa fonte di ispirazioni? Che sia forse che il soggetto entra in relazione con te che disegni?........Ma forse sono strana ….. disegna e basta!
Una cosa ho notato quando disegno da fotografia sono insicura perché ci sono sempre delle parti che rimangono nascoste e non si comprende cosa ci sia lì, per cui si possono fare errori. Se hai il soggetto dal vero e non capisci una linea vai a guardare da dove nasce e perché.
D'accordo che lo sketch è un appunto, uno schizzo e non l'opera finale ma succede che poi si trasferisce l'errore al disegno.
Vedo degli sketchbooks che sono dei magnifici quaderni d'arte vera e propria, che mi ricordano i Florilegi.